LE PAROLE DI TRIDICO
A margine di un evento all’Università della Calabria in cui ha presentato il suo libro, Pasquale Tridico, al Corriere della Calabria, ha detto che “la precarietà e i bassi salari determinano il futuro previdenziale dei giovani: un lavoro povero frutterà una pensione povera”. Infatti, “per i giovani il rischio concreto è di non avere un lavoro. Se non avranno un lavoro non avranno una pensione. Se hanno il lavoro, il sistema contributivo funziona benissimo”. Il Presidente dell’Inps ha aggiunto: “Facciamo troppi tavoli sulle pensioni quando invece dovremmo fare maggiori investimenti per garantire continuità salariale”. Presente al convegno anche il Governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, che ha evidenziato che “il lavoro non si crea con una delibera di giunta, con un decreto ma si crea con politiche che favoriscano lo sviluppo del territorio e attraverso questo, la creazione dei posti di lavoro”.
BOMBARDIERI (UIL) CRITICA IL GOVERNO SULLA RIFORMA PENSIONI
Non bastano le novità sulle pensioni inserite dal Governo nell’imminente Decreto Lavoro, ai sindacati non va giù la ‘sospensione’ permanente del tavolo per la riforma pensioni (dovuta per lo più alle tempistiche che si protraggono, viste le poche risorse, per una riforma strutturale dalla seconda metà del 2024). «Il ministro del Lavoro, Elvira Calderone, pensa a una stagione importante per le parti sociali. Magari sarebbe importante vederci, convocarci. Abbiamo perso le tracce»: lo ha detto il segretario Uil Pierpaolo Bombardieri a margine del forum Confcommercio.
Rispondendo all’intervento della Ministra, il leader della Uil auspica un nuovo confronto su «salari, perdita di potere d’acquisto, lavoratori e pensionati. Continuiamo a insistere. L’Istat certifica che i consumi sono diminuiti. O aumentiamo il potere d’acquisto di salari e pensioni o per questo Paese sarà complicato ripartire». Per Bombardieri l’attesa finora si è rivelata inconcludente con il Governo Meloni che non convince il sindacato Uil nelle decisioni da prendere per far uscire il Paese dalla crisi. (agg. di Niccolò Magnani)
LE PAROLE DI SALVINI E CAVALLARO
Come riporta Agenparl, intervenendo al Congresso della Cisal, Matteo Salvini ha detto che “alla fine di questa legislatura la legge Fornero sarà soltanto un ricordo. Siamo per la flessibilità in uscita a quota 41 che secondo noi è doverosa”. Il Segretario generale della Cisal, Francesco Cavallaro, invece, come riporta corrieredellacalabria.it, ha detto, a proposito della riforma delle pensioni: “Non mi appassiona il discorso 101, 102, 103 o 104. Il vero problema è che tra non molto, con il sistema retributivo che finisce, ci ritroveremo con un sistema contributivo in cui ci sarà l’abbattimento di circa il 30, 35 percento delle pensioni. Il problema non è l’età pensionabile perché la gente, anche con le stampelle, chiederà di poter continuare a lavorare perché con la sola pensione non riuscirà ad arrivare a fine mese”. Dunque, secondo il sindacalista, “la necessità è la revisione dei meccanismi di calcolo al fine di garantire assegni pensionistici adeguati e dignitosi”.
ACLI CONTRO IL DECRETO CUTRO
Secondo le Acli, “il decreto Cutro è anacronistico e ingiusto perché cerca di porre un freno al fenomeno dell’immigrazione in maniera del tutto irrazionale”. Come riporta l’agenzia Sir, per le Associazioni cristiane lavoratori italiani, “l’immigrazione non è un’emergenza, è un fenomeno che va gestito, soprattutto in un Paese come il nostro dove ormai non si fanno più figli e dove le pensioni sono sorrette anche dal lavoro dei migranti”. Intanto, come riporta Il Sole 24 Ore, Coop Alleanza 3.0 ha sottoscritto un contratto di espansione “dando la possibilità a mille persone a cui mancano cinque anni alla pensione anticipata o di vecchiaia di accedere allo scivolo pensionistico e, contemporaneamente, permettendo l’ingresso di 550 giovani con contratto di apprendistato o a tempo indeterminato che verranno preparati a ricoprire le posizioni che si apriranno”. Secondo indiscrezioni, il contratto di espansione dovrebbe essere prorogato di due anni tramite il Decreto lavoro di prossima emanazione.
RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI BARBAGALLO
Carmelo Barbagallo ricorda che “la piattaforma unitaria di Cgil, Cisl, Uil, al cui interno sono presenti anche le rivendicazioni del Sindacato dei pensionati, è stata presentata a questo Governo e a quelli precedenti più e più volte. Le nostre proposte sono chiare. Noi siamo un Sindacato di proposta e solo poi di protesta. Ma se non ci sentono, ci rimane solo la protesta”. Di fronte all’obiezione circa la mancanza di risorse per varare una riforma delle pensioni strutturale, il Segretario generale della Uilp, intervistato da money.it ricorda che è “ora di mettere in atto una seria lotta all’evasione fiscale, che nel nostro Paese vale la cifra esorbitante di 111 miliardi di euro. Per trovare i fondi necessari alla riforma del sistema previdenziale si potrebbe cominciare da qui”.
DOVE TROVARE LE RISORSE PER LA RIFORMA DELLE PENSIONI
Barbagallo evidenzia che “i livelli altissimi di evasione fiscale e contributiva in Italia sottraggono una mole di risorse inaccettabile per una democrazia. L’evasione è il male assoluto del nostro Paese che toglie risorse ai cittadini e alla comunità e che falsa la concorrenza tra imprese. È chiaro poi, che la sostenibilità del sistema pensionistico si garantisce solo in un modo: con l’aumento di posti di lavoro non precari e pagati il giusto, a partire dall’aumento dell’occupazione femminile e giovanile. Buoni posti di lavoro per i giovani oggi garantiscono, infatti, sia il pagamento delle pensioni attuali, sia un futuro sereno agli anziani di domani”. Per la Uilp è inoltre importante che venga ripristinata la piena indicizzazione delle pensioni all’inflazione.
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