LE PAROLE DI SUMMA (FPI-CGIL)

“Il 2 giugno diremo ancora no all’autonomia differenziata e al presidenzialismo per difendere democrazia, lavoro, sanità e pensioni”. Così il Segretario generale dello Spi-Cgil Basilicata, Angelo Summa, in una nota riportata da sassilive.it. Il sindacalista evidenzia anche che “vanno difesi la democrazia e il lavoro. E quando si parla di lavoro il riferimento è al lavoro di qualità, a salari dignitosi. L’obiettivo deve essere la piena e buona occupazione, solo così possiamo ridurre le divergenze che esistono tra regioni, ma soprattutto solo così possiamo fermare l’emorragia di giovani che lasciano la Basilicata e l’Italia perché la realtà lavorativa è caratterizza da lavoro fragile, precario, instabile. Bisogna fare largo ai giovani, ma ci sono da difendere i pensionati e i fragili, attraverso la riforma delle pensioni, la garanzia dei livelli minimi di assistenza e dei servizi socio-assistenziali sanitari”.



FUTURO PENSIONI ED ECONOMIA, LA CRITICA DI LANDINI (CGIL)

Un Pdl in ripresa e un’economia italiana finalmente fuori dalla crisi, eppure il peso dell’inflazione e del fisco resta ancora piuttosto ingente sul cittadino: questo e molto altro ha sottolineato nell’incontro del 30 maggio con il Governo – per il tavolo sulla riforma pensioni – il leader della Cgil Maurizio Landini.



Intervenuto stamane a “Radio Anch’io” il segretario generale del sindacato “rosso” chiede un cambio di passo sul fronte economico: «i salari continuano a calare e la precarietà continua a essere pesante, i nostri giovani continuano ad andare all’estero se vogliono lavorare in modo dignitoso, in questi dati positivi dell’economia il problema è come si redistribuisce questa ricchezza». In un Paese che ha 110 miliardi di evasione fiscale, conclude Landini, «lavoratori dipendenti e pensionati sono tassati al 40% mentre le rendite finanziarie e immobiliari sono tassate al 20%, eppure ‘il governo sta discutendo in parlamento una legge il cui obiettivo è arrivare alla flat tax, cioè a una unica aliquota, che è esattamente il contrario di quello che dice la nostra Costituzione. – ha concluso – Il fisco deve essere progressivo e tutti devono pagare le tasse in base a quello che prendono». (agg. di Niccolò Magnani)



L’ANALISI DI RIZZETTO

Walter Rizzetto, nel corso di un incontro organizzato dalla Fondazione Einaudi, ha detto, come riporta Ansa, che “ci troviamo di fronte a un aumento dei pensionati, e della aspettativa di vita, che ad oggi non è proporzionato con il numero dei lavoratori in attività. A ciò si aggiunge un drammatico inverno demografico e tassi di disoccupazione giovanile importanti. Si corre il rischio di non avere le risorse per le pensioni future”. Il deputato di Fratelli d’Italia ha aggiunto che “il sistema della previdenza nei prossimi anni potrebbe subire dei contraccolpi molto forti”. Per evitare questi scenari occorre anche “garantire un passaggio di competenze alle nuove generazioni; stiamo individuando azioni di accompagnamento mirate, sia verso giovani, sia verso i meno giovani che si affacciano al mercato del lavoro”. Dal suo punto di vista è necessaria anche “una formazione costante, per chi già lavora e per chi è in un periodo di sussidio”.

LE PAROLE DI LICHERI

Ospite della trasmissione “L’Italia s’è desta” in onda su Radio Cusano Campus, il Senatore del Movimento 5 Stelle Ettore Licheri, come riporta agenpress, ha spiegato che “abbiamo deciso di diventare un po’ più radicali nelle forme di protesta, adesso ci sarà una mozione, per cercare di portare il Governo su un tavolo che metta al centro i problemi della gente. Qui c’è un Governo che oggettivamente in 6 mesi ha portato via 10 miliardi di rivalutazioni alle pensioni medie, 3,5 miliardi alla sanità, ha detto che ci sarà un dimensionamento delle strutture scolastiche in Italia, tutto questo sembra preoccupare solo il M5S. Non vediamo una reazione da parte della gente. Questi 10 miliardi di rivalutazione non hanno provocato reazioni, quindi anche la gente si deve fare delle domande. I 14 miliardi per il Ponte sullo Stretto sta scandalizzando i siciliani? Stanno cadendo i viadotti, non ci sono le ferrovie e spendiamo 14 miliardi per il ponte”.

RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI CAPONE

Dopo l’incontro con il Governo, Paolo Capone spiega che “oltre al superamento della Legge Fornero, occorre cominciare ad affrontare la questione della pensione dei lavoratori precari che oggi versano nella gestione separata. Infatti, in questo segmento esiste ancora uno squilibrio favorevole tra versamenti e prestazioni che consente un intervento strutturale di almeno parziale passaggio a un sistema a capitalizzazione che potrebbe garantire tra qualche decennio maggiori prestazioni ed equilibrio finanziario. Inoltre, è fondamentale affrontare altri due aspetti: il recupero del potere d’acquisto degli assegni pensionistici in essere e una corretta distinzione all’interno del bilancio dell’Inps fra le voci previdenziali e quelle a carattere assistenziale”.

LA PREFERENZA PER IL SISTEMA DELLE QUOTE

Secondo il Segretario generale dell’Ugl, “occorre ridare flessibilità al sistema, lasciando alla persona la scelta di valutare se e quando uscire dal mondo del lavoro. In questo senso, è utile immaginare la disponibilità di più strumenti, in ragione delle diverse aspettative, legate a fattori quali l’età, l’anzianità contributiva, i carichi familiari e la tipologia di lavoro. Il sistema delle Quote è quello che meglio risponde alle esigenze diffuse, in quanto tiene insieme l’età della persona con l’anzianità contributiva”. Il Sole 24 Ore intanto evidenzia che “la corsa della spesa pensionistica e gli spazi di finanza pubblica non certo ampi per costruire la prossima manovra sembrano impedire l’avvio di una nuova riforma pensionistica già nel 2024”.

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