RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI GAZZOLI

Secondo Daniele Gazzoli, Segretario generale dello Spi-Cgil Lombardia, “il peggioramento della Legge Fornero, la totale assenza di proposte per i giovani e il costante utilizzo del sistema previdenziale come un bancomat sono i tre dati di fatto che potrebbero salire sul podio delle bugie che questo Governo ha raccontato e continua a raccontare ai cittadini. Come sindacato dei pensionati abbiamo avanzato proposte concrete che vanno nella direzione di sostenere i lavoratori attivi, che oggi si confrontano con un mercato del lavoro fatto di precarietà e discontinuità, e i nostri tesserati, che dopo aver lavorato per tutta la vita si vedono sempre più poveri ogni giorno che passa. Siamo stanchi di essere presi in giro!”



LA POSIZIONE DI PAGANO

Da parte sua, Alessandro Pagano, Segretario generale della Cgil Lombardia, evidenzia che “al contrario di quanto promesso in campagna elettorale, vengono introdotte modifiche peggiorative rispetto al sistema Monti-Fornero varato nel 2011 senza risposte ai giovani, alle donne, ai pensionati e a coloro che nella loro vita hanno svolto mansioni particolarmente usuranti. Nessuna ‘Quota 41‘, ma peggioramenti complessivi, spostamenti delle decorrenze e penalizzazioni sulle future rendite per tutte e tutti. Infine, si fa cassa immediata sulle pensioni attraverso una rivalutazione non completa degli assegni oltre quattro volte il trattamento minimo. Solo tagli, risparmi per il futuro e la solita operazione ‘Bancomat’ sulla pelle dei pensionati. Continueremo la nostra mobilitazione per far cambiare questo progetto”.



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