LE PAROLE DI SALVINI
Come riporta Ansa, Matteo Salvini, durante un intervento a Cavalese, ha detto: “Stamo preparando la legge di bilancio dove cerchiamo di mettere tutti i soldi che abbiamo racimolato alla voce stipendi e pensioni, soprattutto i più bassi. Una parte dei soldi che abbiamo risparmiato, lo avevamo promesso come Lega in campagna elettorale, togliendo dal 1° gennaio il reddito di cittadinanza a quelli che possono lavorare e non vanno a lavorare”. Il ministro dei Trasporti ha infatti rimarcato che “è giusto che non ci siano ragazzi di trent’anni belli robusti che prendano 600 euro al mese per stare a casa a guardare la televisione mentre qualcuno si alza alla sei di mattina per andare in fabbrica”. E ha poi aggiunto che “altri 2 o 3 miliardi li recuperiamo con le banche con gli extra profitti. E abbiamo una sinistra incredibile in Italia perché, invece di difendere gli operai, ha difeso le banche”.
PENSIONI OTTOBRE 2023, LE NOVITÀ NEL CEDOLINO INPS
Disponibile già online il cedolino per le pensioni di ottobre 2023 (nelle singole aree riservate dei pensionati, ndr), l’Inps presenta alcune novità in merito ai trattamenti previdenziali in arrivo per questo decimo mese dell’anno. Come informa il servizio di Fnp Cisl, «l’INPS corrisponde d’ufficio ai titolari di uno o più trattamenti pensionistici di importo lordo complessivo pari o inferiore al trattamento minimo INPS (€ 563,74 nel 2023) un incremento transitorio». Si tratta di 8,48 euro di incremento, per cui l’importo minimo sale a euro 572,20, per i soggetti di età pari o inferiore a 75 anni; 36,08 euro di incremento, per cui l’importo minimo sale a euro 599,82 per gli over 75.
In termini di trattenute fiscali, nel mese di ottobre – in attesa della riforma pensioni che potrebbe cambiare alcuni criteri dal prossimo anno – nel mese di ottobre «oltre all’IRPEF mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2022. Queste trattenute sono effettuate in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono». Infine, con il rateo di ottobre l’INPS effettua per questo mese « operazioni di conguaglio (rimborso o trattenuta) da modello 730/2023 di tutte le posizioni già pervenute entro la fine di giugno». (Agg. di Niccolò Magnani)
I DATI INPS SULLE PENSIONI ALL’ESTERO
Nel corso del convegno “L’Italia delle partenze e dei ritorni”, organizzato da Inps e Fondazione Migrantes, è stato evidenziato, come riporta il sito di Repubblica, che le pensioni pagate all’estero dall’Inps sono 317.254, pari al 2-3% di tutte le pensioni pagate dall’istituto previdenziale, con una prevalenza (53,03%) di beneficiarie donne. Susanna Thomas della direzione centrale pensioni Inps ha spiegato che la motivazione che spinge i pensionati a trasferirsi fuori dall’Italia “è in minima parte rappresentata dalla ricerca di Paesi economicamente vantaggiosi. Il trend maggiore proviene da genitori che raggiungono figli e famiglie all’estero. Se vogliamo limitare e mettere un freno a questo tipo di emigrazione dobbiamo far rientrare i nostri figli a casa”. Thomas ha aggiunto che “è la Spagna il paese che attira di più i pensionati italiani all’estero: nel 2022 i trasferimenti sono aumentati del 17% rispetto all’anno prima (460 partenze). I pensionati stranieri sono in costante crescita soprattutto in Europa dell’est, quindi Sri Lanka, Filippine, Perù, Egitto e Marocco”.
LA DECISIONE DEL CONSIGLIO PERMANENTE CEI
Come riporta Avvenire, “il Consiglio Permanente della Conferenza episcopale italiana ha innalzato a 13,12 euro il valore del ‘punto’ per il calcolo del sostentamento del clero per l’anno 2024. Si tratta della misura base di riferimento per il sostentamento quotidiano dei sacerdoti in rapporto all’anzianità nel ministero e agli incarichi svolti negli ambiti delle strutture ecclesiastiche. Il nuovo valore dell’indice, adottato dal Consiglio nella sessione del 25 settembre scorso, accresce del 2% la misura del “punto” di 12,86 euro valido per le remunerazioni dei sacerdoti nel 2023”. Il quotidiano della Cei ricorda anche che “per il 2024 l’Istituto Centrale è tenuto a computare l’eventuale pensione Inps del sacerdote diversa da quelle del Fondo Clero, tenendo conto della rivalutazione delle pensioni del 2024. Si prevede però, in ambito governativo, di riconoscere prima di fine anno, il conguaglio che a gennaio deve allineare gli assegni all’inflazione effettiva, finora liquidata con importo provvisorio, con un aumento stimato dello 0,8%”.
RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI ZUNINO
Nel corso del Consiglio generale della Fnp-Cisl di Cosenza, come riporta lanuovacalabria.it, il Segretario generale provinciale Raffaele Zunino ha evidenziato che “le pensioni non sono ‘regalate’, ma pagate con i contributi versati in una vita di lavoro. La nostra priorità è difendere il potere di acquisto di pensioni e salari falcidiati dall’inflazione. Non si può accettare che in questo Paese sulla rivalutazione delle pensioni si continui a pensare di ‘fare cassa’ con pensionate e pensionati. Le pensionate e i pensionati italiani non sono un bancomat!”. Come ha ricordato il sindacalista, per la Fnp e per la Cisl è urgente “il confronto con il Governo su una riforma complessiva della previdenza, a partire dalla separazione tra assistenza e previdenza”.
LE RICHIESTE DI FNP E CISL
Zunino ha poi aggiunto: “Vogliamo pensioni adeguate che non perdano valore con il passare degli anni; una riforma strutturale del sistema pensionistico che riporti equità, garanzie per i giovani e per le donne, flessibilità nell’accesso, riconoscimento del lavoro di cura. Chiediamo, con l’indicizzazione piena delle pensioni, l’ampliamento dei beneficiari della quattordicesima e l’innalzamento degli importi per chi già la riceve. Vogliamo una politica fiscale più equa e una significativa riduzione delle tasse a lavoratori dipendenti e pensionati, un forte contrasto all’evasione fiscale. Bisogna, inoltre, definire e incrementare i finanziamenti per i livelli essenziali delle prestazioni sociali (Leps), che devono essere uniformi su tutto il territorio nazionale”.
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