Come sappiamo il prossimo anno tutto potrebbe cambiare in quanto il governo ha promesso, ma non si sa se manterrà i buoni propositi, di lavorare ad una riforma pensioni 2023 strutturale che possa essere attiva anche per gli anni a venire. Una sorta di riforma pensioni Fornero, ma più adeguata ai tempi.

Riforma pensioni 2023: cosa ci sarà dopo quota 103?

Prima di allora intanto dovremmo pensare che possa essere attivata dal primo gennaio 2023 la cosiddetta quota 103. Ma cosa succede se l’italiano che potrebbe accedere alla quota 103 non riuscisse a fare richiesta di pensione entro la fine dell’anno?
E quindi, cosa potrebbe succedere se l’italiano che ne ha il diritto non dovesse fare richiesta di pensione entro il 31 dicembre 2023?
Sicuramente, se il governo entro la fine di dicembre 2023 non dovesse approvare la legge di bilancio e si dovesse andare all’esercizio provvisorio e se, nel 2023, non si dovesse lavorare ad una legge strutturale sulle pensioni, a quel punto potrebbe tornare la riforma pensioni Fornero anche per il 2024.



Infatti una riforma delle pensioni legge Fornero, ma sono state fatte delle leggi a scadenza che hanno sostituito la legge Fornero solo per un periodo limitato, a quel punto il rischio potrebbe tornare.

Riforma pensioni 2023: potrebbe tornare la Fornero?

Naturalmente nessuno sa cosa avrà intenzione di fare il governo Meloni, se riuscirà a trovare anche soltanto le coperture per fare questa tanto promessa legge strutturale sulla exit lavorativa.
Ma lo stesso ex ministro Elsa Fornero ha detto che il governo non ha mai spiegato in che modo intende trovare i soldi per coprire questa riforma e, soprattutto, se dovesse riuscire a trovarli per il 2024, in che modo potrebbe assicurare la stessa copertura anche per gli anni seguenti?



E questo è il grande enigma degli ultimi anni soprattutto adesso che l’Italia è in crisi insieme a tutti i paesi dell’eurozona e che potrebbe andare in recessione fino al secondo trimestre del 2023.

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