LE PAROLE DI GRILLO

Durante il suo spettacolo “Io sono il peggiore” sul palco del teatro Mancinelli di Orvieto, Beppe Grillo, come riporta Adnkronos, ha parlato anche di politica, spiegando che il Movimento 5 Stelle “è ancora valido, sono le persone che lo fanno. Poi, chissà cosa potrà succedere con questo Governo, prenderanno tutte le idee del movimento e le cambieranno in modo semantico”. L’attore si è anche espresso sul Reddito di cittadinanza, evidenziando che “è una vergogna quello che ho sentito dire. La mia idea è il reddito di cittadinanza nella prima fase e nella fase successiva il reddito incondizionato, totale, perché sei nato, poi tu ti crei il lavoro che vuoi. L’uomo al centro. Un reddito a tutti, ricchi e poveri. Abbiamo fatto il calcolo: 140 mld per dare 1500 euro a tutti. Da dove li prendiamo? Metà da pensioni e sussidi vari, metà dai dividendi e brevetti. Una leggera patrimoniale ci vuole. Dobbiamo eliminarla la povertà non metterci delle pezze”.



COSA DICE LA COVIP SUI FONDI PENSIONI

Mentre prosegue il dialogo tra Governo e parti sociali per la prossima riforma pensioni 2023, un appello arriva all’esecutivo dalla Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione-COVIP sul tema non secondario del Tfr nelle aziende per i lavoratori verso la pensione. «Il Legislatore dovrebbe lavorare e si dovrebbe interrogare, perché si è dinanzi ad un problema di non partecipazione di ampie fasce di lavoratori al sistema, e che va affrontato con tutti gli strumenti del caso».



Lo ha detto Mario Padula, presidente COVIP, sposando la linea portata avanti dal presidente di Assofondipensione Giovanni Maggi nell’ultima assemblea dell’organismo a Roma: il tema è quello del Tfr (Trattamento di fine rapporto) ‘inoptato’ delle aziende con più di 50 dipendenti che confluisce nel Fondo Tesoreria dell’Inps. Secondo Maggi, «la non adesione alla previdenza complementare fa sì che circa 5 miliardi l’anno finiscano nelle casse dell’Inps». (agg. di Niccolò Magnani)

LE PAROLE DI SBARRA

Intervenendo all’inaugurazione della nuova sede della Cisl provinciale a Pistoia, Luigi Sbarra ha detto: “Noi pensiamo che ci sia la necessità di cambiare la legge Fornero, per restituire al sistema pensionistico e previdenziale italiano profili di equità, di stabilità delle regole, di inclusività e flessibilità.Il confronto è partito, stiamo cominciando ad entrare nel merito, abbiamo indicato una grande priorità, i giovani e le donne, a cominciare dalla necessità di recuperare i vecchi requisiti di accesso alla pensione con Opzione donna”. Come riporta Ansa, il Segretario generale della Cisl ha aggiunto che “sul tema c’è un tavolo che abbiamo aperto con il Governo e per noi è un risultato politico importante sul quale ci siamo spesi da lungo tempo”. Ancora, però, manca una proposta precisa da parte dell’Esecutivo, in particolare su Opzione donna. Resta solo l’impegno, manifestato anche dalla ministra Calderone, a trovare una soluzione al restringimento dell’accesso alla misura previsto con la Legge di bilancio 2023.



LA CIRCOLARE INPS

Come spiega Italia Oggi, una circolare dell’Inps ha chiarito che la contribuzione dovuta dai pescatori per finanziare il proprio Fondo pensioni sale dell’8,1%. “Dato che sono stati confermati i benefici per il settore, la misura mensile del contributo in questi casi si riduce a 62,23 euro”. I pescatori interessati sono quelli “autonomi o pescatori della piccola pesca, i pescatori addetti alla pesca marittima costiera, iscritti nelle matricole della gente di mare di 3a categoria, tenuti dalla capitaneria di porto territorialmente competente. I quali esercitano la pesca come attività professionale, in modo esclusivo e prevalente, con natanti non superiori alle 10 tonnellate di stazza lorda secondo quanto risulta dai registri delle navi minori e dei galleggianti. Rientrano nella categoria anche i pescatori delle acque interne, iscritti nei registri dei pescatori di mestiere tenuti dalle amministrazioni provinciali forniti di licenza, purché non lavorino alle dipendenze di terzi come concessionari di specchi d’acqua o di aziende vallive di pescicoltura”.

RIFORMA PENSIONI, GLI EFFETTI DELLE ELEZIONI

Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, il risultato delle elezioni regionali dovrebbe rafforzare Fratelli d’Italia nel Governo, a scapito di Lega e Forza Italia. “Non è escluso, ad esempio, che sulla riforma delle pensioni, destinata nelle intenzioni del Carroccio ad aprire rapidamente la strada a Quota 41, l’esecutivo si muova con maggiore circospezione, anche per non aprire un altro fronte con Bruxelles”. Il quotidiano di Confindustria spiega che intanto prosegue il lavoro per dare un futuro all’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Tra i temi da affrontare anche quello del prepensionamento di parte di 600 ex operai ancora in Cig. I sindacati, sempre secondo il quotidiano di Confindustria, hanno evidenziato la necessità di sveltire le pratiche relative alla certificazione dei lavori usuranti per coloro che hanno lavorato in catena di montaggio.

LA NOVITÀ DEL DECRETO SUL PNRR

Ansa, invece, evidenzia che, “accantonata durante l’esame del Milleproroghe, potrebbe tornare nel dl sulla governance del Pnrr la possibilità per la Pubblica amministrazione fino al 2026 di assegnare incarichi di vertice retribuiti al personale in pensione, ma solo se conferiti da organi costituzionali. Come viene spiegato, la misura, ad esempio, si applicherebbe alla presidenza dell’Istat. A quanto si apprende, la modifica è stata introdotta nelle ultime ore nella bozza che verrà vagliata nel preconsiglio, in vista del Cdm che si dovrebbe tenere giovedì. Il conferimento degli incarichi è previo parere favorevole delle commissioni parlamentari competenti”. Il Sole 24 Ore spiega che oltre alla presidenza dell’Istat e del Cnel, “possono essere molte le poltrone nobili potenzialmente occupate dai pensionati”, tra cui agenzie ministeriali e Authority.

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