RIFORMA PENSIONI, LE OPZIONI VERSO LA MANOVRA
Secondo quanto riporta MF-Milano Finanza, “il Governo Meloni sembra aver, almeno per ora, accantonato l’ipotesi di estendere la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi a tutti i lavoratori e a prescindere dall’età, la cosiddetta Quota 41”. Nella Legge di bilancio “dovrebbero invece essere confermate Quota 103, cioè la possibilità di uscire dal lavoro con 62 anni di età e 41 di contributi, e l’Ape sociale per i lavoratori che si trovano in una situazione di disagio. Mentre per Opzione Donna sarebbero in cantiere alcuni aggiustamenti, in primis l’allargamento della platea a tutte coloro che hanno 35 anni di contributi con un’età minima che potrebbe essere alzata. Inoltre, nonostante le polemiche sul tema, dovrebbe saltare la limitazione della misura alle donne licenziate, con carichi di cura o disabilità che hanno di fatto ridotto il numero nel primo semestre delle donne (da 24.559 nel 2022 a 7.536 nel 2023) disposte ad avere l’assegno calcolato interamente con il metodo contributivo pur di lasciare in anticipo il lavoro”.
LE PAROLE DI SBARRA
Secondo Luigi Sbarra, le parole del ministro dell’Economia Giorgetti pronunciate al Meeting di Rimini destano preoccupazione a proposito della “inemendabilità delle regole pensionistiche alla luce della crisi demografica italiana”. Secondo il Segretario generale della Cisl, “questa fuga in avanti, rispetto a un percorso che lo stesso Governo ha voluto, non fa bene e richiede un chiarimento”. Il sindacalista, in un intervento su Avvenire, spiega poi che “i lavoratori e i pensionati hanno già pagato prezzi altissimi. Sono stati realizzati enormi risparmi non solo con la legge Monti-Fornero, ma anche con le leggi precedenti. È ora di iniziare a reinvestire e restituire qualcosa”. Per Sbarra, “occorre impegnarsi con investimenti pubblici e privati per alzare i tassi di occupazione giovanile e femminile, orientare gli interventi alla qualità e stabilità del lavoro, introducendo una pensione di garanzia per i giovani falcidiati dal contributivo puro, in modo tale che nessuno possa restare sotto una soglia minima di decenza. Bisogna dare maggiore flessibilità in uscita, mettere in campo una più forte tutela previdenziale per le donne, per chi svolge lavoro di cura, per i lavoratori impegnati in attività gravose e usuranti”.
LE PAROLE DI LORENZIN
Come riporta Ansa, Beatrice Lorenzin in una nota evidenzia che “il Governo non sa dove trovare 1,5 miliardi per le pensioni e 4 miliardi per la Sanità, ma rinuncia a recuperare l’evasione fiscale”. La Senatrice del Pd spiega che “in un Paese con una popolazione sempre più anziana e con pensioni bassi, se non bassissime, e in un contesto generale che non sembra destinato a cambiare, come si fa a non capire che garantire la salute e la tenuta sociale deve essere una priorità per il Governo?” Dal suo punto di vista, “la Legge di bilancio non deve e non può tradire la missione di mettere in sicurezza il welfare per le prossime generazioni. Il Governo ha la responsabilità di trovare le risorse necessarie per Sanità, anziani ed educazione senza tralasciare gli investimenti, vero volano dell’economia. Un Paese con una popolazione sempre più anziana, sempre più povera, senza un’adeguata assistenza sanitaria non sta in piedi, per questo il Governo deve dire su cosa ha intenzione di investire le risorse a disposizione”.
LE PAROLE DI PAGLINI (CISL)
Secondo Massimo Paglini, Segretario generale della Cisl Belluno-Treviso, “se non cambieranno le prospettive demografiche, una società come la nostra, sempre più vecchia e con tassi di natalità sempre più bassi, dovrà allungare l’età di pensionamento e rivedere i meccanismi di calcolo dell’assegno pensionistico, per garantire i diritti acquisiti di chi è già in pensione a scapito di chi dovrà arrivarci. Non si potrà per questo prescindere da un raffreddamento dei meccanismi di rivalutazione delle pensioni già in essere per garantire la sostenibilità di tutto il sistema finanziario pubblico”. Il sindacalista, come riporta lazione.it, evidenzia che “per garantire strutturalmente una prospettiva diversa è necessario che il numero dei lavoratori attivi superi quello dei pensionati o almeno lo equivalga, così da generare quel surplus (attivo) di valore prodotto dall’economia del Paese per garantire i diritti acquisiti di chi è già in quiescenza e non penalizzare ulteriormente chi dovrà arrivarci”.
RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI ELSA FORNERO
Secondo Elsa Fornero, una Quota 41 con ricalcolo contributivo “non ha senso, rimanderebbe soltanto il problema a tra qualche anno. È una mina sulle pensioni del futuro, che scoppierà quando ci si accorgerà che – con tagli del 15-20% degli assegni – queste pensioni non saranno sufficienti. Se salute e condizioni di lavoro lo consentono, proseguire l’attività per qualche anno non è una condanna: permette di vivere serenamente la propria vecchiaia”. Dal suo punto di vista, inoltre, Opzione Donna dovrebbe essere “mantenuta e anzi liberata delle restrizioni che ha introdotto questo Governo, riducendola di fatto al lumicino. Ma sappiamo che ci sono alcuni ministri, in questo esecutivo, particolarmente affezionati alle ‘quote’, che sono anche assai maschilisti”. Giusto, invece, “lavorare sull’Ape sociale”.
L’IMPORTANZA DELLA FLESSIBILITÀ SOSTENIBILE
Intervistata da Repubblica, l’ex ministra del Lavoro spiega che in tema di riforma delle pensioni “le parole ‘flessibilità sostenibile’ sono cruciali. L’integrale dispiegamento del metodo contributivo, partito per tutti dal 2012, consentirà la flessibilità, con due paletti di sostenibilità. Il primo: la tua pensione te la sarai pagata tu. Se vuoi andare in pensione prima, lo fai con i contributi che hai versato. Il secondo: se la tua pensione fosse tanto bassa da non bastare, e sei in condizione di farlo, continuerai a lavorare. Qualcuno sostiene che è necessario ridurre il requisito minimo (un assegno di almeno 2,8 volte quello sociale) per andare in pensione in anticipo: ma quel requisito non è pensato per il gusto di tenere le persone al lavoro, bensì per impedire che finiscano in povertà”.
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