RIFORMA PENSIONI, LE RICHIESTE DELL’ANP-CIA

In un articolo pubblicato su Dimensione Agricoltura, il giornale della Cia Toscana, viene ricordata la mobilitazione nazionale dell’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani “che in vista della prossima legge di Bilancio, si propone di organizzare fitta serie di incontri e dibattiti con i parlamentari sul territorio. In tutta Italia, le rappresentanze regionali, provinciali e locali di Anp-Cia, porteranno sui tavoli del confronto istituzionale” il documento programmatico messo a punto dall’Associazione per il Governo e il Parlamento, nel quale si tratta anche il tema della riforma delle pensioni. In particolare, con delle richieste per giovani e donne.



LA PRIORITÀ A MISURE PER DONNE E GIOVANI

Nel documento di Anp-Cia c’è, infatti “il richiamo forte anche alla misura Opzione donna, perché venga totalmente riformata per renderla accessibile ed evitare la ‘punizione’ di un calcolo interamente contributivo degli assegni, già magri, delle lavoratrici. Parallelamente, i giovani per i quali viene sollecitata una vera pensione di garanzia, con la previsione di una quota base minima, e la richiesta di ridurre il carico im positivo per gli under 40 che creano nuove imprese”. Sempre in tema di riforma delle pensioni, secondo l’Anp-Cia, inoltre, “manca ancora il riconoscimento dell’attività agricola come lavoro gravoso e usurante, attingendo ai benefici di legge connessi (Ape sociale) per anticipare la pensione e l’azzeramento dell’Imu sui terreni agricoli per tutti i pensionati ex agricoltori non più iscritti alla previdenza”.



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