RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI SIGNORINI

Luigi Federico Signorini, nel suo intervento all’inaugurazione del corso di alta formazione dell’Abi sulla sfida della sostenibilità, ha parlato anche di riforma delle pensioni, spiegando che, “purché si mantenga fermo il pilastro dell’equità attuariale, non è impossibile, volendo, introdurre elementi di flessibilità, sia in avanti che all’indietro, nell’età del pensionamento. Personalmente non vedo nulla di male nel prevedere una certa libertà di scelta individuale, che consenta di tenere conto delle circostanze e delle preferenze dei singoli e anche – se si evita di imporre vincoli inutili all’attività dei pensionati – di lasciare a ciascuno la possibilità gestire come meglio può un ritiro graduale dall’attività lavorativa”.



I LIMITI AI PENSIONAMENTI ANTICIPATI

Per il Direttore generale della Banca d’Italia, “vi sono tuttavia, in materia di pensionamento anticipato, due limiti che non dovrebbero essere superati. Il primo è che l’anticipo non sia tale da ridurre il trattamento pensionistico individuale (dato il vincolo dell’equità attuariale) al di sotto di un livello sufficiente per consentire al pensionato/a di vivere una vita dignitosa”. Il secondo vincolo “riguarda la distribuzione della spesa pensionistica aggregata nel tempo”. Per questa ragione, secondo Signorini, “ogni provvedimento del genere dovrebbe perciò essere ben calibrato per graduare opportunamente la flessibilità consentita, evitare di introdurre incentivi distorti e prevedere la pronta copertura di un eventuale aumento della spesa dovuto a maggiori flussi di pensionamento”.



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