RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI D’ALESSANDRO

Secondo il responsabile della Cisl Molise Antonio D’Alessandro, per le pensioni “serve una riforma che garantisca meccanismi di flessibilità in uscita e un impianto sostenibile secondo criteri di equità, inclusione e sostenibilità sociale. Per questo auspichiamo la ripresa di un confronto politico concreto, in vista del quale ribadiamo le nostre proposte: per le donne sconti contributivi alle madri lavoratrici e rivisitazione dei coefficienti di calcolo; proroga e miglioramento di Opzione Donna; pensione contributiva di garanzia per i giovani; sostegno pubblico all’adesione alla previdenza complementare; maggiore supporto ai lavoratori precoci, a chi svolge lavori gravosi e usuranti e Ape sociale permanente e allargata; possibilità di andare in pensione a partire da 62 anni e anche in presenza di 41 anni di contributi”.



LE RICHIESTE PER GLI ASSEGNI IN ESSERE

Come riporta isnews.it, secondo il sindacalista, per gli assegni in essere serve il “riconoscimento della piena indicizzazione all’inflazione ed estensione della 14ma mensilità e nuovi adeguamenti al costo della vita”. La Cisl Molise, infatti, “ritiene che bisogna restituire ai lavoratori parte delle economie generate dalla Legge Fornero”. D’Alessandro evidenzia anche che il Molise è una delle regioni “con un alto tasso di over 65, per questo motivo l’adozione sistematica di politiche per l’invecchiamento attivo è fortemente auspicata. Bisogna istituire un tavolo di programmazione che comprenda tutti gli attori istituzionali e altre associazioni presenti sul territorio regionale, allo scopo di consolidare sinergie tra Regione e Ambiti Territoriali, cercando di rispondere al meglio alle esigenze emergenti della popolazione anziana”.



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