LE PAROLE DI CICCONE (UILP)
Intervistato da gazzettadinapoli.it, Biagio Ciccone, Segretario generale della Uil Pensionati Campania evidenzia che il Governo “è intervenuto sulla materia pensionistica fissando nuovi e più rigidi paletti con la rimodulazione dell’Ape sociale e l’innalzamento dei parametri per accedere ad Opzione donna e tagliando la rivalutazione dei trattamenti superiori di quattro volte il trattamento minimo, misura contro cui la Uil Pensionati ha avviato cinque cause pilota per conto di propri iscritti con l’obiettivo di arrivare a chiedere che sulla materia si pronunci la Corte costituzionale. Anche in questo caso, come sindacato, abbiamo avanzato delle proposte. Su tutte, quella di creare una pensione di garanzia per i giovani che, a causa della precarietà lavorativa, non sono in grado di garantire una continuità contributiva. Ancora una volta, però, non abbiamo avuto riscontro”. Intanto è stato approvato dal Consiglio di indirizzo e vigilanza il Bilancio preventivo dell’Inps per il 2024, da cui emerge che la spesa per le pensioni previdenziali ammonta a 310.739 milioni di euro, con un incremento del 5,19% rispetto al 2023.
PACE CONTRIBUTIVA OLTRE ALLA RIFORMA PENSIONI: LE NOVITÀ IN MANOVRA
Oltre alla “mini” riforma pensioni presente nella prossima Manovra di Bilancio, l’esame degli emendamenti ha visto confermare la pace contributiva per l’anno 2024: già presente tra il 2019 e il 2021, la norma serve ai lavoratori con sistema contributivo che intendono riscattare “periodi di buio” anche di 5 anni, anche assieme al riscatto di laurea. La cifra può essere rateizzata al massimo in 10 anni senza interessi, si legge nel testo del ddl in arrivo oggi al Senato.
La pace contributiva per le pensioni è concessa solo a chi ha versato contributi a partire dal 1 gennaio 1996, mentre vengono esclusi i lavoratori con sistema misto e retributivo: come spiega l’analisi di SkyTG24, la misura è utile per chi vuole aumentare il proprio montante contributivo e quindi aumentare la propria pensione. Per calcolare il costo della pace contributiva occorre applicare l’aliquota contributiva di finanziamento vigente nella gestione previdenziale in cui opera il riscatto, assieme alla data di presentazione della domanda e all’imponibile dell’ultimo anno. Ancora Sky, «si moltiplica l’imponibile degli ultimi 12 mesi per l’aliquota contributiva, e poi per il numero di anni da riscattare». (agg. di Niccolò Magnani)
LE PAROLE DI CALDERONE
Come riporta Askanews, a margine della presentazione del bilancio di previsione 2024 dell’Inail, Marina Calderone ha detto che il confronto sulle pensioni e la sicurezza sul lavoro “certamente non lo chiudiamo” con la Legge di bilancio perché “abbiamo potuto fare degli interventi che erano condizionati dalla risorse a disposizione”, ma “confido che si possa invece costruire un percorso di riflessione più ampio, che è quello che stiamo facendo con tutti gli attori sociali e istituzionali”. Il ministro del Lavoro ha poi aggiunto: “Abbiamo assunto l’impegno nell’ambito della legislatura per arrivare a una ridefinizione del quadro pensionistico che metta insieme in modo coerente il patto tra generazioni guardando alle pensioni future dei giovani e anche, realisticamente, a tutte quelle condizioni in cui l’anticipazione dell’uscita dal lavoro è legata soprattutto alla gravosità delle attività svolte”.
LE PAROLE DI SBARRA
In un’intervista ad Avvenire, Luigi Sbarra spiega che “nonostante le limitate risorse, la manovra concentra le dotazioni finanziarie su misure di coesione, in linea con quanto rivendicato dalla Cisl ai tavoli di trattativa e nelle mobilitazioni di questi mesi”. Il Segretario generale della Cisl evidenzia che “sono state recepite alcune nostre proposte di modifica del famigerato articolo 33, in particolare si è fatta marcia indietro sui tagli previsti per chi matura i requisiti di vecchiaia, per chi esce entro il 31 dicembre di questo anno e per i lavoratori pubblici che vengono collocati in pensione a 65 anni”. Tuttavia, “rimane da affrontare il tema degli allungamenti delle finestre di uscita e le evidenti disparità di trattamento di aliquote e rendimenti tra le categorie pubbliche per l’accesso alla pensione anticipata, che temiamo aprano tanto contenzioso amministrativo”. Intanto, come riporta korazym.org, dall’ultimo Rapporto Censis emerge che “il 73,8% degli italiani ha paura che negli anni a venire non ci sarà un numero sufficiente di lavoratori per pagare le pensioni”.
RIFORMA PENSIONI, LA RELAZIONE ANNUALE DI FON.TE
Come riporta Il Sole 24 Ore, nella relazione annuale di Fon.te, il fondo pensione complementare per i dipendenti del settore terziario (commercio, turismo, servizi) e di quello dell’artigianato, si legge che “il tema delle pensioni si affaccia continuamente nel dibattito politico culturale del nostro Paese, tuttavia, permane una scarsa conoscenza di questo strumento di risparmio soprattutto tra le nuove generazioni”. E viene evidenziata “la necessità di trovare nuove soluzioni per garantire la sostenibilità finanziaria dell’intero sistema previdenziale e, al contempo, l’adeguatezza dei futuri trattamenti pensionistici”. Anche per questo, “la previdenza complementare non può più essere considerata solo ‘integrativa’, ma dovrà necessariamente essere direttamente interconnessa alla previdenza obbligatoria”.
IL RUOLO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE
Questo “in un’ottica di giustizia previdenziale che tenga conto, da un lato, della salvaguardia del patto generazionale che caratterizza il primo pilastro e, dall’altro, di fare in modo che l’accesso alla previdenza complementare sia alla portata di tutti e non dei soli garantiti, vale a dire coloro che hanno carriere più stabili e redditi più alti”. Anche perché, “solo trattando insieme il primo e secondo pilastro si può addivenire a meccanismi che assicurano trattamenti pensionistici adeguati alle attuali esigenze di lavoratrici e lavoratori”. Tra l’altro “sappiamo che soltanto una parte limitata dei circa 200 miliardi di risorse gestite dalla previdenza complementare viene destinata all’economia reale. Come noto, questa situazione, tipicamente italiana, non si riscontra in nessun altro Stato europeo”.
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