RIFORMA PENSIONI, L’ANALISI DI STEVANATO

Il magistrato Lorenzo Stevanato, in un articolo pubblicato su startmag.it, spiega che vi sono indizi che fanno “temere che si voglia reperire una parte delle risorse finanziarie, necessarie per gli interventi di spesa che non mancheranno nella legge finanziaria per il 2024, dai pensionati”. E sarebbe “sommamente ingiusto reperire risorse mettendo le mani in tasca ai pensionati, che si sono guadagnata la pensione con i contributi di una vita lavorativa, ma ormai da anni si è capito che questa è divenuta una consuetudine dei Governi in carica, resa facile dal fatto che i pensionati sono una categoria che non si mobilita e subisce. Subisce ma anche ricorre al presidio della Corte costituzionale e delle Corti europee, come hanno fatto recentemente i pensionati riuniti nell’associazione ‘Aps-Leonida’”.



LE PAROLE DI QUICI

Invece Guido Quici, Presidente del sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed, come riporta Adnkronos, evidenzia un paradosso: “ci sono tanti medici che fuggono al Servizio sanitario nazionale; vanno in pensione e poi si trovano la ‘tagliola’ di eventuali finanziarie, che già negli anni precedenti hanno fortemente penalizzato la nostra categoria”. Dal suo punto di vista, “non è più sostenibile colpire i soliti noti sempre e comunque. Chi ha versato i contributi deve avere il giusto riconoscimento alla fine della propria carriera. Occorre, quindi, che il governo faccia un’azione di equità nei confronti di tutte le categorie professionali per permettere anche ai medici che sono andati in pensione di avere il ristoro che meritano”.



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