LE PAROLE DI GELERA

Micaela Gelera, Commissario dell’Inps, in un’intervista alla web tv dei Consulenti del lavoro, in occasione del Festival del Lavoro 2023, ha detto che “quella della donna nel mercato del lavoro è una situazione da attenzionare: una donna che si allontana dal mondo del lavoro ha un problema di fragilità, ma anche successivamente come pensionata non riesce a dare il giusto contributo al sistema previdenziale italiano, che si basa sulla contribuzione dei lavoratori per il pagamento delle prestazioni in atto, che sicuramente ha un’aspettativa non adeguata a quelle che sono le necessità della vita. Quindi il ragionamento che va fatto riguarda l’inclusione del lavoro femminile all’interno del welfare”. Secondo quanto riporta Adnkronos, Gelera ha anche evidenziato che “la sostenibilità del sistema pensionistico attualmente è messa a dura prova da due fattori, quello demografico con il calo delle nascite e quello inflazionistico”  e che “daremo tutto il nostro supporto al governo affinché faccia scelte in ambito pensionistico e di sostegno al lavoro che siano inclusive, eque e finalizzate soprattutto alla sostenibilità del sistema”.



LE PAROLE DI PEDRETTI E SACCHETTI

Ivan Pedretti, Segretario generale dello Spi-Cgil e Tania Scacchetti, Segretaria nazionale con delega alla previdenza della Cgil, esprimono soddisfazione per l’intervento dell’Inps che ha corretto i cedolini di luglio per i destinatari della quattordicesima. “Si tratta di una scelta giusta e necessaria da parte dell’Istituto di previdenza”, spiegano, come riporta Ansa, i due sindacalisti, i quali ribadiscono “che la quattordicesima non è un aumento e non è stata definita per il 2023: spetta dal 2007 a determinate condizioni di reddito e a partire dai 64 anni ed è un’importante conquista del sindacato confederale dei pensionati. Il ripristino della dicitura corretta nei cedolini è quindi una buona notizia”. Secondo lo Spi-Cigl, resta comunque “la necessità di ottenere risposte, già nella prossima Legge di bilancio: il potere d’acquisto dei pensionati e delle pensionate va tutelato, anche attraverso l’allargamento della platea dei beneficiari della quattordicesima e un suo adeguamento economico. Il Governo trovi le risorse necessarie”.



L’INPS CORREGGE I CEDOLINI DI LUGLIO

Come riporta Ansa, l’Inps ha deciso di correggere i cedolini delle pensioni di luglio dopo le segnalazioni dello Spi-Cgil riguardanti la dicitura “aumento pensioni basse 2023” al posto di quella sulla quattordicesima che poteva far pensare che la somma fosse frutto di un provvedimento governativo come quello dell’aumento delle minime che viene erogato proprio a luglio. L’Inps spiega, quindi, che “i pensionati che nel mese di luglio 2023 percepiranno la cosiddetta quattordicesima mensilità e l’incremento della pensione uguale o inferiore al trattamento minimo possono consultare il loro cedolino in cui sono identificate in modo separato le due voci”, come “‘Quattordicesima – legge 3 agosto 2007, n.127) – Credito anno 2023’, e ‘Incremento legge 197/2022’. A ognuna delle voci corrisponde una nota illustrativa riportata in coda al cedolino stesso”. L’Inps precisa anche che “tali specifiche erano state già comunicate agli aventi diritto sia con Sms su cellulare, sia con notifica sulla sezione MyInps del sito www.inps.it, sia via mail”.



I DATI SUI VITALIZI ALLA CAMERA

Come ricorda affaritaliani.it, nel bilancio previsionale 2023 della Camera, approvato dal collegio dei Questori e in attesa della discussione e del voto dell’Aula, emerge che “la spesa previdenziale sarà di 446,025 milioni di euro a fronte di una spesa complessiva per gli stipendi di 324,235 milioni di euro”. Il sorpasso dei vitalizi sugli stipendi “era già avvenuto alla fine del 2022 (414,5 milioni di euro per pensioni e 380,7 milioni di euro per stipendi), ma si è ulteriormente amplificato”. Intanto, come riporta siciliaogginotizie.it, “l’Anp-Cia Sicilia si mobilità in sostegno del documento programmatico messo a punto dall’Associazione per il Governo e il Parlamento riguardante l’aumento delle pensioni minime e la restituzione del giusto valore a tutte le pensioni, la riforma di Opzione donna, la pensione di garanzia per i giovani e il rilancio delle aree interne”. “Non basta la quattordicesima che arriverà a luglio, che è sempre una boccata di ossigeno contro inflazione e caro bollette, ma servono misure strutturali”, spiega il Presidente di Anp-Cia Sicilia Rosario La Tona.

RIFORMA PENSIONI, I DATI DEL RENDICONTO GENERALE INPS

Dal Rendiconto generale approvato dal Consiglio di indirizzo e sorveglianza, come riporta Il Sole 24 Ore, emerge che “dopo il rosso registrato negli anni della pandemia, nel 2022 il bilancio dell’Inps si consolida. Con un risultato economico d’esercizio positivo per 7,1 miliardi, mentre il 2021 si era chiuso con -3,7 miliardi, che porta la situazione patrimoniale netta a un attivo di 23,2 miliardi. Anche se le uscite per pensioni, che incorporano la rivalutazione degli assegni per effetto dell’inflazione, salgono del 3,83% raggiungendo i 283 miliardi. Allo stesso tempo, la spesa per inclusione sociale cala di 2,3 miliardi (-6,52%) scendendo dai 36,1 miliardi del 2021 a 33,8 miliardi a causa della riduzione delle richieste di Reddito di cittadinanza”.

LE PAROLE DI PISCIONERI

Intanto, come riporta calabria.live, Cosimo Piscioneri, Segretario regionale della Fnp-Cisl Calabria, ha detto: “Vogliamo pensioni adeguate che non perdano valore con il passare degli anni; una riforma strutturale del sistema pensionistico che riporti equità, garanzie per i giovani e per le donne, flessibilità nell’accesso, riconoscimento del lavoro di cura. Chiediamo l’indicizzazione piena delle pensioni, l’ampliamento dei beneficiari della quattordicesima e l’innalzamento degli importi per chi già la riceve. Vogliamo una politica fiscale più equa e una forte riduzione delle tasse a lavoratori dipendenti e pensionati, un forte contrasto all’evasione fiscale, chiarezza sull’entità della spesa previdenziale in Italia”.

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