RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI SPINELLI

Carlo Spinelli, come riporta politicamentecorretto.com, evidenzia che “la riforma delle pensioni promessa dalla Lega in campagna elettorale con l’entrata in vigore  dei 41 anni di contributi sembra ancora lontana visto che prende sempre più quota l’ipotesi di prorogare quota 103 per un altro anno. Il responsabile nazionale per la Politica Interna del movimento Italia dei Diritti spiega che “ancora una volta Salvini e la Lega hanno bluffato sulle spalle dei lavoratori promettendo ciò che non si poteva mantenere pur di accaparrarsi il consenso elettorale.La promessa leghista era quella di introdurre quota 41 anni di contribuzione senza limiti di età, ma l’orientamento anche per il prossimo anno sembra sia quello di mantenere quota 103”.



LA CRITICA AL GOVERNO E ALLA LEGA

In pratica, aggiunge Spinelli, “dai governi precedenti al governo Meloni l’età pensionabile si è alzata passando appunto da quota 100 con 38 anni di contributi a quota 103 con 41 anni di contributi con un intermezzo nel 2022 di quota 102. Da questo si evince come i requisiti per andare in pensione si siano alzati a fronte delle promesse di Salvini e co. che prevedevano un uscita dal lavoro più agevolata”. “Secondo me la farsa della Lega sta continuando con il Sottosegretario al lavoro Durigon che continua a lottare per far introdurre la quota 41 senza limite di età pur sapendo, credo, che non ci si potrà arrivare mai, se non a fine legislatura quando questa operazione porterebbe consensi per le prossime consultazioni politiche”, precisa Spinelli.



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