RIFORMA PENSIONI, LA NUOVA QUOTA 103
Sembra che la revisione della Legge di bilancio, in tema di riforma delle pensioni, porterà a una nuova formula di Quota 103 al posto di Quota 104. Come spiega Italia Oggi, la nuova Quota 103 dovrebbe prevedere il ricalcolo contributivo dell’assegno, con una soglia massima di 2.272 euro al mese fino al compimento dei 67 anni di età. Inoltre, verrebbe prevista una finestra di sette mesi dal momento in cui si maturano i requisiti richiesti fino all’effettivo pensionamento per i lavoratori del settore privato e di nove mesi per quelli del pubblico. Luigi Sbarra, Segretario generale della Cisl, sottolinea che “il Governo sulle pensioni è ancora in tempo di migliorare le misure annunciate in queste ore con le ultime bozze”.
LE PAROLE DI SBARRA E GIANI
Secondo il sindacalista occorre assicurare la piena indicizzazione delle pensioni, rafforzare le flessibilità in uscita dal mercato del lavoro e incentivare l’adesione alla previdenza complementare, mentre è “sbagliato ridurre aliquote e rendimenti per i pensionati pubblici”. In questo senso il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, evidenzia che si è di fronte a “una sforbiciata maldestra, che rischia di avere contraccolpi anche sul numero di professionisti in forza al sistema sanitario regionale. Qualcuno, vista la modifica in corsa delle regole, potrebbe infatti decidere di anticipare i tempi ed andare in pensione prima della fine dell’anno”, dato che “chi ha oggi i requisiti per anticipare la pensione e così eviterebbe il taglio sui futuri compensi”.
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