RIFORMA PENSIONI, LA DENUNCIA DI BUCCERI
Come riporta Aise, Agenzia italiana stampa estero, Giuseppe Bucceri denuncia un’ingiustizia che pesa sui pensionati ex Inpdap residenti all’estero. Il Presidente dell’Apice, l’Associazione pensionati italiani e connazionali all’estero, infatti, spiega che “il pensionato che decide di andare a vivere all’estero può farlo per svariati motivi, ma non per questo deve essere penalizzato. Questa penalizzazione consiste nel far pagare le imposte regionali più alte, perché l’Inps ha la sede legale a Roma ed è proprio a Roma, guarda caso, che tali imposte sono le più alte d’Italia”. Oltretutto, i pensionati dovranno “pagare dei servizi che non avranno mai il piacere di usufruire. Ora queste imposte regionali applicate a questa categoria di persone rappresenta a nostro avviso un vero e proprio furto legalizzato”.
APICE PRONTA A FAR RICORSO
Per Bucceri è assurdo che “persone che stanno ai vertici del potere non prevedano i danni economici che apportano alla nostra categoria di pensionati”. Anche per questo l’associazione da lui presieduta cercherà di ricorrere contro questa decisione, così come nel 2017 presentò causa contro l’Inps – ancora in corso – per contestare “l’illegittimità dell’accordo Italia-Spagna”, che non prevede, così come per altri Stati, la defiscalizzazione delle pensioni ex Inpdap, stabilita invece per i pensionati che vanno a vivere in Tunisia, Senegal o Cile. “Ancora una volta i pensionati di ‘serie B’, così ci definiamo noi Ex Inpdap, ritornano ad avere un’altra bella sorpresa sotto l’albero di Natale”, conclude Bucceri.
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