LE PAROLE DI GHISELLI
Intervistato dal Manifesto, Roberto Ghiselli spiega che “la legge di bilancio con gli ulteriori cambiamenti per il solo 2023, con la nuova Quota 103 e le modifiche a Opzione donna rischia di creare incertezza a chi attende di poter andare in pensione. È positivo che la ministra del Lavoro abbia dichiarato di riaprire il confronto con i sindacati: sarebbe importante arrivare al più presto a una riforma che finalmente dia stabilità, flessibilità e maggiore equità al sistema. L’Inps invece potrebbe diventare il punto di incontro tra le politiche passive (che ora gestisce) e le politiche attive del lavoro, ora troppo frammentate tra tante istituzioni”. Il Presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) dell’Inps evidenzia che l’Istituto nazionale di previdenza sociale “è la principale istituzione sociale che deve garantire ai cittadini e alle imprese le prestazioni e i diritti previsti dal legislatore, con efficacia e tempestività. Quindi è necessario consentire all’istituto di lavorare in stabilità e la fisiologica scadenza del mandato dei suoi organi, nella più totale trasparenza, dovrà essere quella prevista dalle norme”.
PENSIONI, IL SIMULATORE INPS SUL RISCATTO DELLA LAUREA
In attesa di capire se realmente nella prossima riforma pensioni che il Governo Meloni dovrà impostare nei mesi centrali del 2023 vi sarà anche un capitolo specifico sul rendere “strutturale” e semplificato il riscatto di laurea, dall’INPS viene data notizia della messa online di un nuovo strumento utile per i lavoratori intenti a capire se optare per il difficile iter di riscatto. «È disponibile un simulatore che permette di conoscere gli effetti del riscatto del corso universitario di studi sulla futura pensione», si legge sul sito INPS.
S tratta di un servizio di libero accesso, non essendo richieste credenziali per il suo utilizzo: l’istituto già il 30 dicembre 2022 aveva posto in essere la nuova versione del simulatore sul riscatto di laurea, con annesse ulteriori funzionalità. Ricorda sempre l’INPS: «i risultati della simulazione sono calcolati solo sulla base delle informazioni inserite in modo anonimo dal richiedente e devono essere considerati indicativi e orientativi. Qualora l’utente lo desideri, potrà utilizzare gli altri servizi dell’Istituto per ottenere stime più precise, basate sui dati dell’utente presenti negli archivi INPS. Nella sezione ad accesso riservato l’utente potrà anche inoltrare la domanda di riscatto all’Istituto». (agg. di Niccolò Magnani)
LA DIFFICOLTÀ DEI PENSIONATI
Il Presidente di Federcontribuenti Marco Paccagnella, come riporta Agi, spiega che “rispetto agli anni della pandemia i valori Isee delle famiglie italiane sono crollati del 48%”. In particolare, “si vive con meno di 700 euro nelle famiglie con pensionati e con meno di 1200 euro per le famiglie con contratti di lavoro da fame. Ciò dimostra ancora una volta come il reddito di cittadinanza vada subito sussistito con un reddito universale prevedendo una soglia reddituale uguali per tutti, pensionati o lavoratori con meno di 1.500 euro perché nessuno può riuscire a mantenere le spese quotidiane, cibo-salute-istruzione-utenze domestiche”. Paccagnella ricorda che “la soglia per oltre il 50% dei pensionati resta gravemente al di sotto degli 800 euro mensili. Però, mettere mano alla somma delle pensioni significherebbe contemporaneamente occuparsi di creare sufficienti posti di lavoro stabili e non precari che diano nuovo impulso alle entrate erariali”.
LA CRITICA DI TURCO (M5S)
In un articolo pubblicato sull’Huffington Post, Marta De Vivo critica le scelte del Governo, evidenziando come i suoi membri si siano “risvegliati da un sonno profondo”, scoprendo “l’esistenza del debito pubblico. Le loro argute proposte, quali flat tax e innalzamento delle pensioni, non si possono fare, incredibile. Così ecco che compongono una manovra di bilancio raffazzonata: tutto e niente. Le loro promesse si sono estinte di fronte ad un fenomeno complesso: il mondo reale”. Mario Turco, intervistato dalla Notizia, invece, spiega che se Giorgia Meloni sostiene che si sia intervenuti per calmierare l’inflazione, in realtà “è stato fatto esattamente il contrario. Con la Legge di bilancio sono state falcidiate le rivalutazioni delle pensioni medie, quelle a partire da 1.600-1.700 euro al mese, certo non trattamenti da nababbo, facendo cassa per 6 miliardi in due anni”. E secondo il senato di M5s, ci sono crepe nella maggioranza, visto che “sulle pensioni minime Forza Italia ha contestato apertamente il quasi nulla nella legge di Bilancio”.
RIFORMA PENSIONI, I DATI DELLA CGIL MARCHE
La Cgil Marche ha elaborato i dati Inps 2022 sulle pensioni, da cui risulta, come riporta Il Resto del Carlino, che “gli uomini con pensioni fino a 750 euro sono il 43,8% del totale, le donne il 76,6%. Le donne marchigiane prendono in media 559 euro al mese meno degli uomini: se questi infatti percepiscono in media 1.326 euro lordi, la pensione per le donne è di 767 euro. La differenza per le pensionate ex lavoratrici dipendenti rispetto agli uomini arriva addirittura a 712 euro mensili”. Vilma Bontempo della segreteria Spi-Cgil Marche, ricorda che queste differenze derivano “da differenze salariali, ostacoli nei percorsi di carriera, dall’essere occupate in lavori discontinui, poveri e con part-time spesso involontari”.
IL COMMENTO A OPZIONE DONNA
La sindacalista non rinuncia a una critica a “provvedimenti, come Quota 103 e Opzione donna, quest’ultimo odioso, perché punisce le donne senza figli, portando l’età da 58 a 60 anni e rafforzando lo stereotipo della divisione dei ruoli all’interno della famiglia: alle donne la cura, agli uomini il lavoro. Una divisione che è la ragione principale della discriminazione”. Intanto Elio Cerri, Segretario generale dello Spi-Cgil Marche, evidenzia che “il Governo taglierà l’adeguamento delle pensioni, in particolare quelle con importo superiore di quattro volte rispetto al trattamento minimo. E il tutto avviene dopo undici anni di blocco. L’adeguamento è calcolato sulla base dell’andamento del costo della vita (l’inflazione oggi è oltre l’1%). Il Governo vuole fare cassa con i pensionati e dunque li usa come bancomat”.
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