RIFORMA PENSIONI, LA RETROMARCIA DEL MILLEPROROGHE

Repubblica spiega che “il decreto Milleproroghe, approvato giovedì dal Consiglio dei ministri, fa tornare in vita dopo quattro mesi ‘Previdenza Italia’. E le restituisce le risorse stanziate (ma mai assegnate) a fine 2019 dal governo Conte II: in totale 29,5 milioni, circa 2,5 milioni all’anno”. Di fatto, quindi, “il Governo fa retromarcia e cancella la norma votata quest’estate – con un blitz di FdI e Iv – che assegnava 29,5 milioni ad Assoprevidenza, un’associazione privata che raggruppa una parte dei fondi pensione italiani. Togliendoli ad un comitato terzo istituito dal Parlamento nel 2011, ‘Previdenza Italia’, mai operativo sin qui, chiamato a promuovere la previdenza complementare e incanalare il risparmio previdenziale verso l’economia reale, in particolare le piccole e medie aziende. Parliamo di 309 miliardi, il 16% del Pil, tra casse e fondi”.



LE PAROLE DI CORBELLO

Sergio Corbello, Presidente di Assoprevidenza, intervistato dal Sole 24 Ore su questa “retromarcia”, si dice “sorpreso e abbastanza sconcertato, perché si vorrebbe tornare ad assegnare compiti e finanziamenti a un’entità che non si sa da chi sia composta e che non ha mai fatto nulla nel e per il comparto previdenziale”. “Noi non abbiamo mai chiesto di ricevere finanziamenti. Ci fu domandato se eravamo disponibili a gestirli nell’interesse del settore e abbiamo detto sì. Siamo convinti di poterli gestire in assoluta trasparenza, non abbiamo alcun interesse privato. Ci stupiamo che, a distanza di pochi mesi, si voglia invertire una scelta effettuata dal Parlamento”, aggiunge Corbello, specificando che finora non erano stati comunque assegnati i fondi previsti dalla norma ora cancellata.



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