RIFORMA PENSIONI, LA CONFUSIONE SULL’ASSISTENZA
In un articolo pubblicato sul sito del Sole 24 Ore, Claudio Testuzza evidenzia che previdenza e assistenza sono “due voci separate e ben distinte nella Costituzione”, ma “si trovano confuse, invece, nelle disposizioni di legge, nei media e anche nel linguaggio comune, parlando indistintamente di pensioni. Forse sarebbe adesso il momento per riprendere la storia della separazione fra assistenza e previdenza perché l’emergenza sanitaria ha dilatato il problema e il fenomeno ha assunto una dimensione talmente grande che è impossibile non vederlo. Sarebbe opportuno cominciare con un’analisi approfondita di tutte le prestazioni che riguardano la protezione sociale e che configurano prestazioni assistenziali”.
RIFORMA PENSIONI, LA SEPARAZIONE TRA PREVIDENZA E ASSISTENZA
Allo stesso tempo, “sarebbe utile creare una banca dati di tutte le prestazioni assistenziali pubbliche, a tutti i livelli, per evitare che i soliti furbetti si infilino nel sistema per lucrare prestazioni di cui non hanno diritto. E così le risorse finanziarie sarebbero più cospicue e tali da intervenire nelle situazioni di maggior svantaggio, familiare e individuale. Un’assistenza, insomma, intesa come dimensione solidale collettiva, quale risulta dalla vocazione programmatica definita dalle norme costituzionali”. Testuzza ricorda che “il Governo Draghi ha varato i progetti di realizzazione e digitalizzazione di questi fondamentali strumenti. Ma i tempi per la loro completa realizzazione restano molto lunghi”. Vedremo se si riusciranno a fare passa in avanti in questa legislatura.
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