RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI LANDINI

Maurizio Landini, intervistato dal Quotidiano Nazionale, torna a ribadire che il confronto tra Governo e sindacati “di fatto non esiste”, “ci convocano, ma i tavoli si dimostrano finti, perché senza possibilità di reali trattative. Su lavoro, salute e sicurezza, fisco, pensioni, sanità, politiche industriali, non ci sono risposte. Siamo di fronte a un Governo – dunque – che ha scelto di non negoziare con i sindacati e che non sta riconoscendo alle organizzazioni sindacali confederali, che rappresentano milioni di persone, il proprio ruolo”. Per il Segretario generale della Cgil occorre una svolta, anche per “tutelare il potere di acquisto dei salari e delle pensioni”, tenendo conto che le risorse si possono trovare a partire da una riforma fiscale “che sia progressiva e redistributiva, tassi di più le rendite finanziarie e immobiliari rispetto al lavoro dipendente e alle pensioni”.



LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI LUCCA

Intanto, come riporta Il Sole 24 Ore, il Tribunale di Lucca si è pronunciato sul divieto di cumulo tra pensioni e redditi da lavoro previsto con Quota 100 (oltre che con Quota 102 e Quota 103), esaminando il ricorso presentato da un pensionato contro la decisione dell’Inps di sospendere il pagamento della pensione dell’intero anno per 148 euro lordi percepiti per due giorni di lavoro tramite un’agenzia interinale. “Per la sentenza, l’incumulabilità genera un indebito sì, ma pari al solo importo percepito che si traduce, nel caso specifico, in una trattenuta sulla pensione pari ai soli 148 euro e non a tutti i ratei, tredicesima inclusa, richiesti da Inps”, spiega il quotidiano di Confindustria.



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