RIFORMA PENSIONI, L’ITER DELLA MANOVRA

Domani il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, come comunicato nei giorni scorsi dal sottosegretario Federico Freni, dovrebbe essere audito in commissione Bilancio della Camera sulla Legge di bilancio, approvata dal Senato prima di Natale. Secondo il capogruppo del Pd a palazzo Madama, Francesco Boccia, “Il governo Meloni non dà una risposta ai problemi degli italiani su lavoro, casa e pensioni e irresponsabilmente trascina l’Italia in un conflitto economico in Europa senza precedenti. Il ministro Giorgetti è ostaggio del populismo e degli anti europeisti e non è adeguato a ricoprire quel ruolo: sia coerente e si dimetta”. La senatrice del Movimento Cinque Stelle Anna Bilotti, come riporta salernotoday.it, ricorda invece la bocciatura di emendamenti importanti anche sul fronte previdenziale.



MILLEPROROGHE IN VISTA

“Avevo presentato un emendamento che chiedeva di raddrizzare una stortura del nostro sistema, prevedendo l’esclusione dei redditi esenti Irpef dal calcolo del limite reddituale per le pensioni di invalidità”, spiega la pentastellata. Marco Grimaldi, vicepresidente di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, come riporta italianotizie.online, evidenzia invece che nella manovra “dal fossile, agli sprechi di un’opera inutile come il Ponte sullo Stretto, dai condoni all’assalto alle pensioni, gli unici che vengono garantiti sono i ricchi” e annuncia la presentazione di emendamenti anche su pensioni e Ape sociale. Giovedì 28 è invece in programma un Consiglio dei ministri per varare il Decreto Milleproroghe che potrebbe contenere la possibilità per i medici di restare al lavoro fino a 72 anni, anziché 70.



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