La riforma pensioni 2023 prevede nuove procedure per la quota 103. Intanto che il governo Meloni attende l’incontro con i sindacati previsto per il 30 maggio alle ore 15:45 a palazzo Chigi, l’INPS annuncia delle novità, per chi ha deciso di avvalersi della quota 103. Ecco cosa ha dichiarato l’Istituto nazionale di previdenza sociale.



Riforma pensioni 2023: cos’è quota 103

Quota 103 è una misura ponte che è in grado di garantire la exit dal mondo del lavoro a chiunque possegga i requisiti anagrafici e contributivi di 62 anni di età e 41 di contributi. Tuttavia esistono delle modifiche che riguardano i lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e alle forme sostitutive ed esclusive gestite dall’INPS.



I requisiti anagrafici devono essere soddisfatti necessariamente entro il 31 dicembre 2023, e oltre questa data non c’è alcuna possibilità di estendere questo diritto le modalità di accesso alla pensione per il personale AFAM e della scuola rimangono comunque invariate, vale a dire essi possono accedere alla pensione il primo novembre e il primo settembre dell’anno in cui raggiungono i requisiti. Se però questo personale raggiunge i requisiti entro la fine dell’anno solare, i requisiti vengono considerati soddisfatti ugualmente.

Riforma pensioni 2023: quali sono le novità Inps

Quota 103 è una misura che però prevede un limite di reddito legato all’assegno mensile erogato: questo non può superare 5 volte il trattamento minimo stabilito per ciascun anno quindi per il 2023 l’importo massimo 2818,65 euro che rappresenta cinque volte il minimo considerato per l’anno 2023.



Questo limite non si applica una volta raggiunto il requisito anagrafico che è previsto per la pensione di vecchiaia e che è di 67 anni. Quindi una volta raggiunti 67 anni il limite è sull’importo mensile non è più in vigore.

Possono accedere a quota 103 tutti i lavoratori, ma esistono delle scadenze a seconda di vari casi. Ad esempio i lavoratori dipendenti da datori di lavoro diversi dalle pubbliche amministrazioni e il lavoratore autonomi possono accedere entro il primo Aprile 2023. I lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni possono accedere fino al primo agosto 2023. Il personale AFAM e quello scolastico possono accedere dal primo novembre al primo settembre dell’anno in cui sono stati raggiunti i requisiti.