I CALCOLI DELLA FIPAC SULLE PENSIONI
Il Presidente della Fipac, Pier Giorgio Piccoli, spiega che “l’annuncio di ieri del governo della proroga al 2024 della super rivalutazione delle pensioni e la previsione di una rivalutazione delle pensioni all’inflazione, con un recupero pieno per le pensioni fino a quattro volte l’importo minimo, è un’ottima notizia”, “ma al contempo sottolineiamo l’importanza di continuare ad agire affinché si riduca, sino ad azzerarsi, la differenza di prelievo tra lavoratori dipendenti e pensionati: questi ultimi pagano circa 1.200 euro in più per un imponibile annuo attorno agli 8.000 euro, cifra che sale a circa 1.550 euro per un imponibile annuo attorno ai 15.000 euro”. Stando ai calcoli di Fipac, “una pensione di 1.000 euro lorde ha perso circa 90 euro mensili di potere di acquisto dal 2009 al 2023, corrispondenti a oltre 1000 euro l’anno. Una parte di questa perdita è dovuta al balzo del tasso di inflazione del biennio 2021-2022, e al ritardo annuale con il quale i trattamenti sono stati sinora adeguati all’aumento del costo della vita”.
ELSA FORNERO ATTACCA IL GOVERNO SULLA RIFORMA PENSIONI
Torna a parlare e ad attaccare la Lega l’ex Ministra del Lavoro Elsa Fornero, l’indomani delle novità emerse sulla riforma pensioni 2023-2024 nella prossima Manovra: «Quello che mi sembra chiaro è che la rinuncia a cancellare la riforma del 2011 è esplicita. Ha voglia Salvini a parlare di obiettivo di legislatura, su certe cose non si torna indietro: con la demografia che abbiamo davanti a noi è importante mantenere le cose. Quanto detto ieri dal governo affossa definitivamente la pretesa di cancellare questa riforma», attacca Fornero in una colloquio con l’agenzia LaPresse.
In merito al tema stesso delle pensioni, per l’ex Ministro del Governo Monti il tema non è tanto la manovra o la flessibilità in uscita: «quando si parla di pensioni si fa l’errore di ragionare solo sulla parte finale, sull’uscita dal lavoro, e non sulla costruzione del percorso pensionistico che è ben designato. Il problema è il lavoro, le retribuzioni, la precarietà». Parlando della sua stessa riforma pensioni del 2011, ancora in “funzione” sebbene diverse modifiche negli anni, Fornero ammette che quella legge fosse molto migliorabile ma resta saldo il punto centrale, «la direzione è l’aumento dell’età di uscita ma va adattata. Sarebbe servito uno spirito costruttivo, non piazzando bandierine in maniera sterile, controproducente, creando molte illusioni e ora molte disillusioni». (agg. di Niccolò Magnani)
LE PAROLE DI DANIELA SBROLLINI SU OPZIONE DONNA
Duro il giudizio di Daniela Sbrollini, riportato da Ansa, sulle decisioni prese in materia di riforma delle pensioni dal Governo con la Legge di bilancio. “Cancellare Opzione donna è una scelta scandalosa, che ricadrà ancora una volta sulle fasce più deboli della popolazione, una decisione sbagliata che faremo di tutto per modificare in Parlamento”, spiega la senatrice di Italia Viva, evidenziando che “Opzione donna è una misura di equità sociale estremamente equilibrata, alla quale abbiamo lavorato tanto nella scorsa legislatura, non si può cancellare tutto così. È un provvedimento importante, che ha aiutato tante lavoratrici, donne in situazioni familiari particolari, madri e caregiver, a continuare a svolgere il loro fondamentale ruolo di assistenza con maggiore tranquillità. E che ora si troveranno costrette ad aspettare altri anni prima di poter ottenere la meritata pensione”. Negativo anche il giudizio di Mario Mantovani, Presidente di Manageritalia, che evidenzia come i manager pensionati, “dopo lunghi anni di contribuzioni elevate, vedono una pensione erosa dall’inflazione e dalla mancata perequazione”.
FARAONE VS SALVINI
Come riporta Ansa, Davide Faraone evidenzia che sulla riforma delle pensioni “Giorgetti ha smentito categoricamente Salvini, che solo un anno fa aveva promesso l’azzeramento della legge Fornero e l’introduzione di Quota 41”. Il deputato di Italia Viva ricorda anche che “circa un anno fa, Salvini aveva detto: ‘La signora Fornero dovrebbe solo vergognarsi e stare zitta’. Non so se la signora Fornero debba vergognarsi. So per certo che si deve vergognare Salvini. Il ministro Giorgetti, che è del suo stesso partito, scrive nella Nadef: ‘La legge Fornero è un modello virtuoso che ha migliorato in modo significativo la sostenibilità del sistema pensionistico, garantendo una maggiore equità tra le generazioni”. Dunque Giorgetti smentisce categoricamente Salvini. ‘Mi assumo l’impegno ad azzerare la legge Fornero e avviare Quota 41. In caso contrario vi autorizzo a spernacchiarmi’, aveva aggiunto Salvini. È passato più di un anno, la legge Fornero non è stata azzerata ma piuttosto lodata e non è stata fatta alcuna Quota 41. Per cui sono titolato a spernacchiare Salvini”.
LE PAROLE DI TAFARIA
Commentando il caso di un operaio morto a 76 anni in un cantiere della A12, dopo essere stato investito da un’auto, Andrea Tafaria spiega che si tratta di un caso “estremo, ma l’età di chi svolge lavori usuranti continua ad alzarsi: è inaccettabile. Non è possibile trovarsi in autostrada, o su un ponteggio, a questa età. Devono andare in pensione prima”. Intervistato dall’edizione genovese di Repubblica, il Segretario generale della Filca-Cisl Liguria evidenzia che “in un settore come l’edilizia, i lavoratori devono andare in pensione prima: non è accettabile salire sui ponteggi a più di sessant’anni. O lavorare sulle strade, sotto il sole cocente o la pioggia: viene a mancare la concentrazione, l’attenzione, anche a livello mentale”.
LE RICHIESTE DEL SETTORE EDILIZIA
Il sindacalista sottolinea che “il nostro settore oggi è polverizzato: gli operai vengono chiamati in un cantiere e a lavoro finito tornano disoccupati”, “con il risultato che un operaio non riesce ad avere quella continuità lavorativa che gli consentirebbe di raggiungere i requisiti previsti dalla legge Fornero”. Succede, quindi, che molti operai “non arrivano a quota 41. Così, devono aspettare di aver raggiunto l’età pensionabile, 67 anni. In un settore come il nostro è assurdo e inaccettabile”. “Proprio in questi giorni, ministeri e sindacati stanno trattando per mettere mano alla riforma delle pensioni. Il governo deve prendere coscienza del fatto che la sicurezza sui luoghi di lavoro, dati alla mano, non funziona. E prendere immediati provvedimenti”, aggiunge ancora Tafaria.
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