LE PAROLE DI TRANCASSINI (FDI)
Paolo Trancassini ricorda che è stato approvato “senza nessun voto contrario, il mio ordine del giorno al decreto-legge Lavoro per impegnare il Governo al riconoscimento delle professioni di cuochi e di camerieri tra i lavori usuranti. Si tratta di una misura fondamentale per sostenere l’importanza strategica per l’economia della nostra nazione dei professionisti che operano quotidianamente con grande impegno nei settori della ricezione, della ristorazione e del turismo”. Il deputato di Fratelli d’Italia evidenzia che “le ricerche relative alle ripercussioni del lavoro sulle condizioni di salute di cuochi e camerieri dimostrano che c’è una evidente correlazione tra l’insorgere di alcune malattie professionali e il lavoro in cucina e nelle sale: è dunque urgente avviare una riflessione sull’esigenza di riconoscere l’esistenza e l’incidenza che tali elementi hanno sulla vita dei lavoratori, per ristabilire la dignità del lavoro sia dal punto di vista economico che sociale, per rendere sostenibili lavori molto duri e sacrificanti”.
IN ARRIVO LA DOMANDA PRECOMPILATA DI PENSIONE
Come spiega Repubblica, l’Inps è pronto a introdurre in via sperimentale la domanda precompilata di pensione di vecchiaia. In particolare, per quanti sono prossimi al requisito anagrafico (67 anni), l’Inps predisporrà una comunicazione “che invita l’assicurato ad accedere alla propria area personale per il completamento della domanda di pensione precompilata, resa già disponibile dall’Istituto”. Inoltre, coloro che compiono 65 anni riceveranno “una comunicazione personalizzata contenente l’estratto conto e tutte le indicazioni per segnalare eventuali errori o incongruenze”. La sperimentazione “parte con un campione di 5mila persone. Riceveranno sia una lettera cartacea che una notifica sull’app IO, oltre che nell’area personale MyINPS dell’Istituto (e, per chi ha registrato il proprio numero, un SMS). Oltre alle indicazioni sul percorso da seguire, sulla lettera sarà presente anche un QR code che rimanderà direttamente alla domanda precompilata o all’estratto conto contributivo che fotografa la base di calcolo per la pensione”.
LE PAROLE DI BARELLI
“Il Governo – e in special modo il mio partito – vuole concludere il quinquennio con le pensioni minime portate a 1.000 euro”. Così Paolo Barelli, Presidente dei deputati di Forza Italia, ha ribadito, come riporta Ansa, durante la trasmissione Mattino 5 l’importanza dell’obiettivo programmatico della maggioranza. “Stiamo lavorando attivamente anche sui redditi bassi con il taglio del cuneo fiscale che in questo momento è solo per il 2023, ma che noi vogliamo rendere strutturale e definitivo con la Legge di Bilancio 2024. Sono convinto che, continuando a lavorare bene in Parlamento come stiamo facendo, raggiungeremo il nostro obiettivo di portare le pensioni minime a 1.000 euro entro fine Legislatura”, ha aggiunto. Intanto il ministero dell’Economia e della Finanze ha comunicato che “a giugno 2023 il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 13,2 miliardi di euro”, contro i 7,1 miliardi di euro di giugno 2022. Il dato “risente di un aumento della spesa previdenziale, legato alla rivalutazione delle pensioni, e di maggiori prelievi delle amministrazioni territoriali”.
LA NOVITÀ DEL FONDO DI SOLIDARIETÀ DELLE ASSICURAZIONI
Come spiega Avvenire, se lo scorso anno “il Fondo per il settore del credito ha ritenuto possibile, ai fini del diritto all’assegno straordinario, cumulare con la forma della ‘totalizzazione’ contributi versati come lavoratore dipendente e contributi accreditati come lavoratore dello spettacolo o sportivo professionista (gestioni FPLD e PALS)”,”analoga facoltà di totalizzazione è stata ora riconosciuta, e con gli stessi requisiti, anche al personale del settore assicurativo (delibera n. 6 del 26 maggio scorso) dal Fondo di solidarietà per le imprese assicuratrici e società di assistenza. La forma di cumulo ammessa per l’assegno straordinario (in questo caso la ‘totalizzazione’) non cambia la ‘residenza’ dei contributi, che resta immutata, così che ogni gestione assicurativa parteciperà pro quota all’importo dell’unico pagamento mensile”. E quindi “presumibile che il nuovo indirizzo tracciato dai Fondi del credito e delle assicurazioni sarà seguito anche da altri fondi di solidarietà con proprie deliberazioni”.
RIFORMA PENSIONI, I DATI DEL MONITORAGGIO COVIP
Come riporta Il Sole 24 Ore, dai dati del monitoraggio della Covip emerge che “i rendimenti di tutte le forme di previdenza complimentare fanno segnare nei primi tre mesi dell’anno un risultano positivo: +2,3% i fondi pensione chiusi, +3% quelli ‘aperti’ e +2,4% i Piani individuali pensionistici (Pip) ‘nuovi’”. Ad andare bene, in particolare, le gestioni “con una maggiore esposizione azionaria”. Infatti, “i comparti azionari hanno registrato guadagni in media pari al 3,6% nei fondi negoziali, al 4,4% nei fondi aperti e al 3,4% nei Pip. Rialzi anche per le linee bilanciate, con rendimenti medi del 2,4% nei fondi negoziali, 3,3% nei fondi aperti e 2% nei Pip. Più contenuti, ma ora tornati positivi sono i rendimenti dei comparti obbligazionari e garantiti”.
LE PAROLE DI GIOFFREDI
Intanto il Segretario provinciale della Cgil Pistoia, Daniele Gioffredi, come riporta l’edizione locale della Nazione, evidenzia che il suo sindacato da tempo chiede una riforma delle pensioni “che dia delle risposte anche a chi si affaccia al mondo del lavoro. L’unica strada è quella di allargare la base contributiva affinché il sistema previdenziale regga: per farlo bisogna essere in grado di garantire contratti stabili e di qualità, cosa che purtroppo appare complessa. Allo stesso momento, per noi è fondamentale istituire una pensione di garanzia contributiva per andare a coprire quei vuoti che ci sono nella vita occupazionale come periodi di stage o tirocini che altrimenti non verrebbero riconosciuti”. Vedremo se dal prossimo incontro tra Governo e sindacati sul tema della pensione di garanzia per i giovani, in programma l’11 luglio, arriveranno indicazioni specifiche.
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