RIFORMA PENSIONI, L’ANALISI DI RICCIARDELLI

In un articolo pubblicato su lecconews.news, Valerio Ricciardelli plaude al coraggio avuto dal ministro dell’Economia Giorgetti nel dire che “questo sistema pensionistico non sarà più in grado di reggere nel futuro. Già i conti, di chi li sa fare, e non fa solo propaganda, stimano che entro il 2030 il buco dell’Inps, quindi, il divario tra i contributi versati e le pensioni da pagare sarà di 200 miliardi di €. E dove si andranno a prendere questi soldi? Dalla fiscalità generale? Ma ci saranno con la crescita attuale dell’economia queste entrate per coprire il buco dell’Inps e pagare le pensioni di oggi? Si converrà che le pensioni del futuro (a partire da quale anno?) potrebbero essere solo un miraggio, indipendentemente dai contributi versati”.



LA RICHIESTA A GIORGETTI

Lo studioso ed esperto di Technical Education evidenzia, quindi, che “senza nuovi occupati, non ci sono santi che tengono, il nostro sistema pensionistico va in default. I numeri parlano chiaro: lo diceva da tempo anche Boeri, uno dei più bravi presidenti dell’Inps. Oggi lo dice anche Giorgetti, ma lo sapevamo già e molto bene. Non ci accontentiamo però “dell’allineamento dei cadaveri” e della lista dei problemi: ci serve che Giorgetti ci dica le soluzioni, assieme al suo segretario, incominciando magari dall’urgente riforma dell’Istruzione tecnica, e da un serio dibattito professionale sulla bizzarra idea del made in Italy, senza conoscere di cosa si tratta, e dove si potrebbe, già da subito, fare crescita economica e occupazionale. Poi è vero che governare è un mestiere complesso, ma chi decide di applicarsi, sia pur nelle difficoltà, lo deve saper fare. Aspettiamo allora le soluzioni”.



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