LE PAROLE DI LANDINI
Maurizio Landini in una nota spiega che il congresso della Ces a Berlino “si è concluso nel miglior modo possibile: tutti i sindacati europei, tutte le federazioni europee di categoria e l’intero gruppo dirigente appena eletto hanno condiviso la proposta della Cgil di avviare un percorso di mobilitazione europea”. Il Segretario generale della Cgil evidenzia che al centro della mobilitazione ci saranno “il contrasto al ritorno dell’austerità; il lavoro sicuro e dignitoso, e quindi la lotta alla precarietà; l’aumento dei salari e delle pensioni, un fisco equo che redistribuisca i profitti; la difesa dei servizi per garantire in primis i diritti alla salute e all’istruzione pubblica. Vogliamo affermare in Europa un nuovo modello di sviluppo che dia reali opportunità ai giovani, cancelli le differenze salariali tra uomini e donne, che includa e non lasci indietro nessuno”. “Dopo le straordinarie manifestazioni di maggio andremo avanti con ancora più forza e convinzione perché le nostre rivendicazioni ora vivono nella mobilitazione del movimento dei lavoratori che ha superato i confini nazionali”, aggiunge Landini.
LE RAGIONI DELLO SCIOPERO GENERALE USB
Lo sciopero generale della Usb è in corso e il sindacato di base, come riporta Il Manifesto, spiega che “dalla finanziaria al Decreto Lavoro, passando per la cancellazione della protezione speciale per i migranti, è chiara la volontà del governo Meloni di continuare ad inasprire la guerra ai poveri, ai precari e disoccupati, e al contempo, di alimentare le politiche guerrafondaie dell’Unione Europea e della Nato, tagliando la spesa pubblica per investire in armamenti. La cancellazione del reddito di cittadinanza, le briciole erogate per gli aumenti delle pensioni minime, l’estensione dei contratti a termine e dei voucher, l’eliminazione dei fondi al sostegno alla locazione a fronte di migliaia di sfratti ogni anno e dell’assenza di un piano di rilancio dell’edilizia residenziale pubblica, sono ulteriori tasselli che confermano la scelta anche di questo governo di schierarsi a tutela degli interessi di profitto di padroni e palazzinari”.
LA PREOCCUPAZIONE DEI MILITARI
In un comunicato riportato da affaritaliani.it, “il Consiglio Centrale dei Militari Interforze, in rappresentanza degli uomini e delle donne dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, esprime la forte preoccupazione di tutti i colleghi rappresentati per il futuro previdenziale dei militari, che lascia presagire livelli di pensione decisamente inadeguati per chi ha prestato servizio per 40 anni a beneficio della collettività”. “Analoga grande preoccupazione – si legge ancora- si registra per il mancato stanziamento delle risorse necessarie al rinnovo del contratto economico e normativo scaduto da quasi due anni. A quest’ultimo riguardo i delegati del Co.Ce.R. Interforze ribadiscono decisamente la necessità di conoscere le intenzioni del Governo sullo stanziamento delle risorse per la stagione contrattuale 2022-2024 e rinnovano la richiesta già avanzata di incontrare al più presto il Ministro della Difesa, per affrontare nel dettaglio questi argomenti”.
RIFORMA PENSIONI, LO SCIOPERO GENERALE USB
L’Usb è pronta per lo sciopero generale proclamato per la giornata di oggi. Come riporta sardegnaierioggidomani.com, in una nota il sindacato evidenzia che “l’attuale contesto storico fatto di elevata inflazione, caro energia, aumento del costo della vita, compreso i beni di prima necessità stanno erodendo il potere di acquisto dei lavoratori e delle lavoratrici dipendenti e pensionati. Per questi motivi è necessaria una mobilitazione generale per rivendicare subito 300 euro netti di aumento in busta paga (altro che cuneo fiscale), i salari legati all’effettiva inflazione, il salario minimo a 10 euro l’ora, la riduzione dell’orario a 32 ore di lavoro a parità di salario e un milione di assunzioni stabili, scorrimento idonei graduatorie concorsi e Stabilizzazione di tutti i precari nella Pubblica amministrazione”, “l’età pensionabile a 62 anni e pensioni minime a 1.000 euro”.
LA RICHIESTA DELLA CGIL DI ROMA
Intanto la Cgil di Roma e del Lazio, come riporta romadailynews.it chiede una variazione del bilancio di Roma Capitale “per contrastare gli effetti del caro vita e caro bollette”, visto che “seppur nei mesi precedenti si sia registrata una fase di rientro, l’inflazione resta alta sui beni irrinunciabili: beni alimentari e spese per l’abitazione. A Roma l’inflazione su pane e cereali pesa il 15,5% su base annua, del 20,1% su latte e uova, del 19,1% sui dolci, dell’11,2% sulla verdura, sulla frutta dell’8,3% mentre sulle carni dell’8,5%. Luce e gas segnano rispettivamente +15,1% e +17,9%. Abbiamo bisogno di scelte che tutelino il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni e di misure a sostegno delle fasce più deboli della società, che pagano il prezzo più alto di questa crisi”.
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