LE PAROLE DI SALVINI
A margine del Meeting di Rimini, Matteo Salvini ha parlato della Legge di bilancio spiegando che “le priorità sono aumentare stipendi e pensioni” mettendo “quello che riusciremo a ricavare, ad esempio risparmiando sul Reddito di cittadinanza per chi non ne ha diritto, e confermando il prelievo sui guadagni milionari delle banche, in aumento di stipendi e pensioni”. Come riporta Askanews, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha aggiunto che un intervento importante è “il taglio delle tasse per aumentare stipendi e pensioni, il che significa aiutare le famiglie”. Fulvio Martusciello, capo delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo, invece, come riporta Adnkronos, ha evidenziato che “gli ostacoli alla natalità, per oltre un lavoratore italiano su due (il 53,5%), sono legati prevalentemente alla sfera economica e a quella lavorativa. Il lavoro sicuro, che non sia a intermittenza o determinato, è lo strumento cardine per sostenere concretamente la formazione di nuovi nuclei familiari”. Dal suo punto di vista, quindi, “bisogna intervenire sulla contrattazione, sulle pensioni”.
TAJANI AL MEETING RIMINI: “SERVONO PENSIONI NON SALARI MINIMI”
Dopo il Ministro dell’Economia ora è il Ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani a parlare della riforma pensioni dai palchi del Meeting Rimini 2023: al discorso molto netto e franco del titolare MEF Giorgetti sulla mancanza attualmente di risorse importanti per far coesistere i numeri della denatalità con quelli della previdenza nazionale, il leader di Forza Italia sottolinea come alcuni interventi possono essere fatti ma non dovranno essere spese risorse per tematiche come il salario minimo.
«Con la manovra dobbiamo gettare le basi per la crescita. Il primo intervento è il taglio del cuneo fiscale, in modo da aiutare sia i lavoratori che le imprese che producono lavoro. Ma il secondo deve riguardare le pensioni», così rileva Tajani intervenendo all’incontro “Le nostre comuni sfide con l’Africa”. La proposta di FI è quella di tutelare i pensionati al di sotto della soglia minima: l’obiettivo perciò, «è arrivare a 1000 euro al mese entro la fine della legislatura», spiega il vicepremier al Quotidiano Nazionale. Per trovare i soldi, chiosa Tajani, non occorre certo imbracciare la strada del salario minimo, bensì «si può lavorare sulle liberalizzazioni: si può puntare sulla privatizzazione delle municipalizzate e dei porti ma anche su una spending review intelligente». (agg. di Niccolò Magnani)
LE PAROLE DI SBARRA
Rispetto alle dichiarazioni del ministro dell’Economia Giorgetti sull’impossibilità di soddisfare tutte le richieste sulla Legge di bilancio, Luigi Sbarra ricorda che “discutiamo con il Governo di previdenza dal mese di gennaio sulla base di una proposta unitaria che indica priorità e contenuti precisi: pensione di garanzia per i giovani, rilancio della previdenza complementare, estensione e strutturalità dell’Ape Sociale, misure di flessibilità in uscita superando la teoria e la rigidità delle quote. L’Esecutivo ha sempre confermato l’impegno politico di superare la legge Fornero”. Intervistato dal Quotidiano Nazionale, il Segretario generale della Cisl ricorda che per reperire le risorse necessarie “si può redistribuire integralmente l’extra gettito dell’Iva che c’è stato dall’inizio dell’anno, ed estendere il contributo di solidarietà oltre che alle banche anche alle multinazionali che in questi anni hanno registrato utili, fatturati e profitti altissimi nell’energia, digitale, logistica, farmaceutica. Ogni euro recuperato va ridato a lavoratori e pensionati”.
LE PAROLE DI SALVINI
Matteo Salvini, interpellato sulle dichiarazioni di Giancarlo Giorgetti riguardo i pochi spazi di bilancio disponibili per mettere a punto la Legge di bilancio, spiega che “per me al centro c’è il lavoro, che vuol dire stipendi, confermare il taglio delle tasse, e chiedere che le banche diano una piccola parte dei loro guadagni multimiliardari per aumentare stipendi e pensioni, è un dovere sociale”. Come riporta Italpress, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti evidenzia che “abbiamo di fronte quattro anni, non possiamo fare tutto e subito. Ma nell’arco di quattro anni quello che ci siamo proposti, la flat tax da estendere, l’azzeramento della legge Fornero, i rinnovi contrattuali, la pace fiscale dovrebbero essere portati a termine. Poi come maggioranza decideremo in assoluta sintonia qual è il primo obiettivo di questa manovra economica. Penso che l’aumento di stipendi e pensioni”.
RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI TURCO (M5S)
Commentando le dichiarazioni del ministro dell’Economia Giorgetti, il vicepresidente del Movimento 5 Stelle Mario Turco, come riporta agenzistampaitalia, ha detto: “Quanto, poi, all’ennesimo allarme denatalità, che non renderebbe possibile alcuna riforma delle pensioni, ricordiamo al ministro che fa parte di un Governo che non ha voluto introdurre il salario minimo legale, che non ha varato nessun provvedimento utile contro il caro mutui, che ha tagliato i Fondi affitto e morosità incolpevole, che ha avuto l’ardire di varare il giorno della festa del lavoratori un decreto che precarizza il lavoro e moltiplica la possibilità di usare i voucher. Coma possono in questo modo i giovani essere messi in condizione di pianificare un futuro sereno e senza preoccupazioni?”.
LE DICHIARAZIONI DI RAVETTI (PD)
Invece, Domenico Ravetti, Consigliere regionale del Piemonte, come riporta radiogold.it, ha spiegato che “in questo periodo sono numerose le sfide che siamo chiamati ad affrontare. Su tutte, penso sia doveroso perseguire nella battaglia per l’introduzione del salario minimo, misura necessaria per contrastare il lavoro povero, una piaga con cui troppo spesso lavoratrici e lavoratori si trovano a fare i conti. Vanno anche adeguate le pensioni al costo della vita, iniziando ovviamente da quelle minime. Poi, dobbiamo aiutare e guidare le nostre giovani e i nostri giovani nell’ingresso nel mondo lavorativo: è compito nostro offrire loro garanzie e contratti stabili, disincentivando il lavoro precario, fatto di incertezze e salari troppo bassi. Infine, dobbiamo alleggerire la tassazione per le nostre PMI, introducendo misure fiscali favorevoli”.
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