RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI MAGNI
Secondo Tino Magni, “quello che il Governo Meloni sta facendo con le pensioni degli italiani è gravissimo, con particolare accanimento nei confronti delle donne e dei più fragili. La stretta su Opzione donna e Ape sociale sono la cartina di tornasole delle promesse tradite”. Il Senatore di Alleanza Verdi e Sinistra, come riporta Ansa, evidenzia che “riportare la quota da 104 a 103 è poi l’ennesima presa in giro, con il contributivo e con una finestra per l’uscita che arriva fino a 9 mesi e i tagli previsti per chi sarò costretto alla pensione anticipata sono un vero e proprio furto con scasso. Col governo Meloni, che ha peggiorato la legge Fornero, andare in pensione diventerà sempre più una chimera, una corsa a ostacoli tra uscite di vecchiaia e aspettativa di vita”.
IL RAPPORTO TRA GIOVANI E PENSIONE
Intanto, come riporta Repubblica, dall’indagine Acri-Ipsos che precede la Giornata del Risparmio emerge “un atteggiamento contraddittorio degli italiani, che, per quanto si dichiarino preoccupati del futuro economico dopo il pensionamento, non agiscono concretamente: solo un lavoratore su 5 dichiara di aver già sottoscritto forme di previdenza integrativa. I giovani appaiono meno preoccupati della pensione, si dichiara preoccupato il 69%, probabilmente in virtù del fatto che vedono il momento della pensione come un evento ancora molto lontano. Tra i giovani occupati di 18-30 anni la quota dei sottoscrittori di strumenti di previdenza integrativa è inferiore alla media (17% contro il 19% tra gli occupati in Italia)”.
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