RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI SBARRA

“Abbiamo osservato un deterioramento del dialogo sociale che il Governo aveva avviato all’inizio della sua attività. I tavoli di confronto aperti si sono arenati, impantanati. Penso al tavolo su previdenza e pensioni, avviato e fermo”. Così Luigi Sbarra, come riporta l’Agenzia Vista, in occasione del Consiglio generale della Fnp. “Incalzeremo il Governo perché riprenda il filo di un dialogo sociale che negli ultimi mesi si è oggettivamente indebolito”, ha aggiunto il Segretario generale della Cisl. Marcello Pacifico, Presidente dell’Anief, intervistato da orizzontescuola.it spiega che per il personale scolastico va riconosciuta “una specifica finestra per il pensionamento che porti ad andare in pensione a 63 anni senza penalizzazioni e con il riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria, sia laurea che specializzazione”.



L’ANALISI DI CAZZOLA

Giuliano Cazzola, invece, intervistato da pensionipertutti.it, evidenzia che “si deve mettere ordine nella confusione fatta nella legge di bilancio e lasciare che dall’1 gennaio si rientri sui binari della riforma Fornero che peraltro sono stati ampiamente deviati fino al 2026 quando verranno meno tutte le deroghe”, anche perché “lo scalone è una leggenda metropolitana perché sono tante le via d’uscita parallele costruite in questi anni per anticipare la pensione che praticamente azzerano il problema. Se ci mettiamo a contarle non finiamo più”. L’ex deputato aggiunge che “Quota 41 sembra un numero da giocare al lotto, per taluni casi di provata necessità è già una misura strutturale da anni per i c.d. precoci, sulla base dei requisiti previsti”.



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