RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI SBARRA

Alla manifestazione unitaria sindacale di Napoli, Luigi Sbarra ha detto che “il sistema previdenziale va riformato e reso flessibile, stabile, inclusivo. Servono pensioni di garanzia per giovani, che soprattutto al Sud hanno percorsi lavorativi frammentati, e che rischiano una terza età di privazione e sofferenza. Bisogna tendere una mano a milioni di lavoratrici facendo marcia indietro su Opzione donna e garantendo forti sconti contributivi alle madri. Che Paese è quello che costringe una donna a scegliere tra lavoro e maternità? Bisogna estendere il perimetro dei lavori usuranti e gravosi: semplicemente indegno chiedere a una persona di piegarsi al sole dei campi, di lavorare a una pressa, di arrampicarsi su un’impalcatura quando ha 67 anni. Indegno, e disastroso in termini di sicurezza”.



L’APPELO DI CESTARO

Il Segretario generale della Cisl, intervistato da Piccolo ha anche spiegato che “il taglio del cuneo interamente a favore dei lavoratori è stato un segnale importante, ma va rafforzato, reso strutturale e collegato ad altre misure. E bisogna restituire a lavoratori e pensionati il reddito sottratto dal fiscal drag. Noi chiediamo anche di rinnovare tutti i contratti e la defiscalizzazione di tredicesime e pensioni di dicembre. Ma il problema numero uno rimane ridurre l’inflazione, arginare l’enorme speculazione sui prezzi, soprattutto quelli dei beni energetici”. Intanto Massimo Cestaro Segretario dello Spi-Cgil del Veneto, come riporta tgplus.it, fa un appello al governo: “Torniamo a ribadire la necessità di allargare la platea dei beneficiari della 14esima mensilità e aumentare gli importi. Infine, monitoreremo anche la questione dell’innalzamento delle pensioni minime”.



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