LE DICHIARAZIONI DI DURIGON
Claudio Durigon ribadisce che “Quota 41 resta un obiettivo di questa legislatura. Ci arriveremo gradualmente, ma intanto il percorso, come avevamo chiesto, è già iniziato. Molto probabilmente per il prossimo anno verrà confermata quota 41 con il paletto dei 62 anni (Quota 103)”. Il sottosegretario al Lavoro, intervistato da affaritaliani.it, aggiunge che nella Legge di bilancio “l’aumento delle pensioni minime si farà. La priorità, oltre a rinnovare il taglio del cuneo fiscale, è il sostegno ai lavoratori e ai pensionati in difficoltà che più di altri hanno sofferto per colpa di un’inflazione che ha aggredito i salari delle famiglie italiane. Cercheremo di allargare il più possibile la platea per sostenere gli assegni bassi. È chiaro che questo Governo guarda con attenzione alle persone più fragili e che hanno bisogno di un aiuto concreto”. Durigon sottolinea anche che “la priorità è aiutare chi ha sofferto e soffre di più il costo dell’inflazione. Tutelare il potere d’acquisto di stipendi e pensioni è fondamentale”.
CAMBIA OPZIONE DONNA IN MANOVRA: ECCO COME SARÀ LA RIFORMA PENSIONI
Allo studio del Governo Meloni nella prossima Manovra di Bilancio, stante le risorse non illimitate per la spesa del prossimo anno 2024, vi sarebbe l’allargamento della riforma pensioni Opzione Donna, come già anticipato dall’esecutivo nelle scorse settimane. Come sottolinea oggi un retroscena del “Messaggero”, con la prossima Manovra la misura dedicata alle lavoratrici per la possibile pensione anticipata potrebbe eliminare il requisito del figlio come invece presente nell’ultima legge di Bilancio.
La riforma pensioni sarà dedicata a chi ha raggiunto i 60 anni di età – e non più i 58-59 -, con possibilità di uscire anticipatamente dal lavoro a 59 anni con un figlio e a 58 con due, e 35 anni di contribuzione versata: la novità riguarda dunque la riduzione massima di due anni che sarà prevista per le lavoratrici dipendenti o licenziate da imprese «per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale, anche in assenza di figli». In questo caso, sarà possibile richiedere Opzione donna con 58 anni di età e 35 di contributi, maturati entro il 31 dicembre 2022. (agg. di Niccolò Magnani)
LE PAROLE DI LANDINI E URSO
Maurizio Landini, in un dibattito organizzato nell’ambito della Festa del Fatto Quotidiano, ha ricordato le priorità della Cgil: “Retromarcia sui voucher e sui contratti precari, retromarcia sul codice degli appalti voluto dal ministro dei trasporti che ha tolto ogni limite ai subappalti a cascata, rinnovo dei contratti pubblici e riforma delle pensioni. Tutti temi che, visibilmente, non potranno trovare spazio in una manovra con risorse al lumicino”. A proposito di manovra, il ministro Adolfo Urso, in un’intervista a Repubblica, ha evidenziato che sarà “importante” e avrà al centro “lo sviluppo e il lavoro, con il taglio del cuneo fiscale, che intendiamo rendere strutturale, l’attenzione alla sanità e alle pensioni minime, il sostegno ai ceti meno abbienti e alle famiglie numerose, per rilanciare i consumi e sostenere la natalità. Vorrei anche realizzare alcuni aspetti importanti di politica industriale con tre collegati che riguardano i settori del futuro: l’economia dello spazio e del mare, ma anche la regolamentazione dell’intelligenza artificiale e delle nuove frontiere tecnologiche”.
LA PRIORITÀ DI FORZA ITALIA
Ospite di Sky Tg24, come riporta Ansa, Paolo Barelli, Presidente dei deputati di Forza Italia, ha spiegato che il suo partito “vuole portare a termine l’obiettivo dei mille euro per le pensioni minime entro fine legislatura. Per farlo dobbiamo puntare sulla crescita. Già nel corso del 2023 abbiamo dato un impulso fino a 600 euro alle minime e c’è un accordo di principio con le altre forze di governo per dare un ulteriore incremento per il 2024. Saranno fondamentali la congiuntura e l’andamento economico dell’Europa e lo vedremo con chiarezza con i prossimi dati Eurostat sull’Ue e sull’Italia”. Intanto il Presidente dell’Anap Fvg, Pierino Chiandussi, come riporta cafetv24.it, spiega che il Governo sta studiando “di indicizzare al 100% solo le pensioni fino a 3 volte il minimo e non fino a 4 volte il minimo come previsto dalla legge 388/2000. Se questa ipotesi diventasse realtà, solo per il comparto degli autonomi in Friuli Venezia Giulia il danno per mancata rivalutazione potrebbe arrivare ai 18 milioni nel 2024, con un effetto permanente negli anni seguenti”.
RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI TAJANI
Come riporta Ansa, Antonio Tajani, intervenendo sul palco della kermesse dei giovani di Forza Italia, ha evidenziato che “in questi giorni mentre si parla di manovra dobbiamo cominciare a pensare alla questione pensioni, non solo per quanto riguarda le minime ma anche delle pensioni di chi comincia a lavorare adesso perché la crescita demografica zero pone un problema che riguarda il vostro futuro, di chi comincia a lavorare oggi. Meno lavoratori ci sono, meno giovani ci sono, meno possibilità per i giovani ci sarà domani di avere la pensione. Il tema va affrontato pensando al futuro. Il movimento giovanile deve essere controcorrente, perché le riflessioni dei giovani spingono a riflettere. L’importante che voi crediate nei nostri valori”.
LE PAROLE DI PISANI
Sempre in tema di pensioni e giovani, Maria Cristina Pisani, come riporta politicamentecorretto.com, sui social ha scritto: “Sono contenta che la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, abbia riconosciuto l’importanza del nostro ultimo lavoro sulla situazione contributiva e pensionistica degli under 35, inserendo le “pensioni per i giovani” tra i quattro pilastri della nuova Legge di Bilancio. Un segnale importante da parte del Governo, soprattutto alla luce dei preoccupanti dati che avevamo messo in luce”. La Presidente del Consiglio nazionale dei giovani ha aggiunto che “nei prossimi giorni incontreremo la Ministra Calderone per discutere insieme dei provvedimenti da mettere in campo per affrontare il problema nel migliore dei modi. Non ci fermeremo fino a quando i giovani non riusciranno a riprendere in mano il loro futuro”.
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