RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI TRIDICO
Pasquale Tridico, ospite di Non Stop News, la trasmissione di Rtl 102.5, ha detto che in Italia “parliamo troppo di pensioni ma poco di lavoro, che è ciò che sostiene le pensioni. Per avere meno problemi a livello pensionistico dobbiamo fare di tutto per aumentare il tasso di occupazione”. Infatti, ha ricordato il Presidente dell’Inps, “quello italiano non è un sistema a capitalizzazione bensì a ripartizione, ciò significa che i lavoratori di oggi pagano le pensioni di domani. Se il rapporto fra numero di lavoratori e numero di pensionati si restringe è chiaro che abbiamo un problema. Oggi in Italia il rapporto è di 1,4 lavoratori per 1 pensionato, non è una soglia molto alta. Inoltre, prevedo che fra circa dieci anni per le prospettive demografiche il rapporto si abbasserà a 1,3. Dobbiamo far di tutto per portare questo numero a 1,5 almeno”.
LE PROSPETTIVE PER I GIOVANI
Tridico ha anche spiegato che “i giovani lavoratori avranno accesso alla pensione se lavorano stabilmente e con carriere che sono retribuite in modo costante e dignitoso. Il problema è che ci sono ancora troppi lavoratori precari con carriere intermittenti e bassi salari. Questo tipo di situazioni lavorative fanno sì che il raggiungimento della pensione, previsto con 42 anni e 10 mesi di contributi, si allontana”. Inoltre, “oggi c’è un calo del tasso di crescita della popolazione e un tasso di uscita dal mercato del lavoro uguale a quello delle nascite degli anni tra 1955 e il 1960. Allo stesso tempo, i nuovi entrati nel mercato del lavoro sono circa la metà. Finché le due variabili non avranno raggiunto l’equilibrio e inizieranno a crescere allo stesso tasso avremo criticità”.
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