RIFORMA PENSIONI 2024, LE PAROLE DI DURIGON
Claudio Durigon specifica che la Quota 41 che la Lega intende introdurre, possibilmente già dall’anno prossimo, intende coniugare la flessibilità in uscita con la sostenibilità dei conti pubblici. Per questo con tutta probabilità dovrebbe prevedere lo stesso meccanismo di ricalcolo contributivo dell’assegno di Quota 103. Il sottosegretario al Lavoro ricorda anche che Quota 100 non ha creato problemi ai conti pubblici, mentre la Legge Fornero, per via delle successive salvaguardie per gli esodati, sì. Inoltre, intervistato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, ribadisce che tra le proposte del suo partito c’è anche quella di potenziare la previdenza complementare in modo che si possano evitare assegni di importo modesto per i giovani.
RIFORMA PENSIONI 2024, ANIEF CONTRO QUOTA 41
Quota 41, in ogni caso, non convince l’Anief, il cui Presidente nazionale Marcello Pacifico ricorda che in un settore come quello scolastico riuscire a raggiungere i 41 anni di contributi versati significa essere molto esposti al burnout, con quel che ne consegue per la salute dei lavoratori. Anche per questo il sindacato autonomo insiste nel richiedere una finestra speciale di pensionamento a 62 anni e il riscatto gratuito della laurea per chi lavora nel mondo della scuola. Intanto gli svizzeri si preparano al referendum del 22 settembre relativo alla riforma della previdenza professionale privata, il cui esito appare incerto. I voti a favore, secondo un sondaggio della Società svizzera di radiotelevisione riportato da tvsvizzera.it, sarebbero il 49%.
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