RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI BOMBARDIERI
Il Governo ancora non ha scoperto le carte circa le misure di riforma delle pensioni che saranno contenute nella Legge di bilancio, ma già incassa due giudizi negativi. Il primo è quello del Segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, che ospite della trasmissione Tagadà, in onda su La 7, ha evidenziato che finché verranno fatti interventi previdenziali per fini elettorali, il prezzo verrà pagato dai lavoratori tramite incertezza relativa al momento in cui potranno andare in quiescenza. Il riferimento del sindacalista è alla manifestata volontà da parte dell’Esecutivo di superare la Legge Fornero e alla contemporanea ipotesi emersa nei giorni scorsi di consentire ai dipendenti pubblici di lavorare fino a 70 anni.
LA CRITICA DI DAMIANO
La seconda critica arriva dall’ex ministro del Lavoro ed esponente del Partito democratico Cesare Damiano, secondo cui più che sostenere i pensionati, il Governo voglia “mungerli” per ricavare altre risorse tramite il blocco parziale delle indicizzazioni, che potrebbe essere prorogato almeno per il prossimo anno. Intanto, in un intervento pubblicato su Repubblica, Gabriele Fava ricorda quanto sia importante, con il passaggio al sistema contributivo pieno, il percorso lavorativo ai fini dell’importo della futura pensione. Per questo il Presidente dell’Inps spiega che presto partirà una grande campagna di educazione previdenziale che aiuterà i giovani a comprendere che avranno una pensione pubblica, la cui entità dipenderà anche dal percorso lavorativo che avranno.
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