RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI BOCCIA

Francesco Boccia non ha dubbi: sono i pensionati e i lavoratori dipendenti che hanno reso possibile l’extra gettito di quasi 25 miliardi emerso nei primi mesi dell’anno. Infatti, spiega il senatore del Pd in un’intervista al Sole 24 Ore, la gran parte viene dall’aumento del gettito Irpef. Sarebbe, quindi, sensato che una parte di questo “tesoretto”, anche se il ministro dell’Economia Giorgetti non è molto propenso a usare questo termine, andasse a vantaggio anche dei pensionati, che invece rischiano di vedere intaccato ancora l’indicizzazione dei loro assegni all’inflazione, visto che al momento non c’è stata una presa di posizione sul blocco parziale delle rivalutazioni in scadenza a fine anno.



LE CONSIDERAZIONI DELLA FNP-CISL

I sindacati, come la Fnp-Cisl, da tempo chiedono la sua cessazione, anche perché spesso le pensioni non mantengono solo i percettori, ma anche i loro congiunti, compresi figli e nipoti. La Fnp-Cisl Marche chiede anche che venga varata una pensione di garanzia per i giovani e che venga incentivata la loro adesione alla previdenza complementare. Vedremo cosa sceglierà di fare il Governo, anche sull’età pensionabile dei camionisti che rischia di essere alzata a 70 anni. La Cgia di Mestre ha reso noto che nei prossimi anni potrebbero mancare all’appello molti autisti di mezzi pesanti, ma difficilmente la soluzione potrebbe consistere nel costringerli a restare al lavoro per più anni: un maggior numero di camionisti anziani sulle strade non appare certo la scelta più sicura da prendere.



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