RIFORMA PENSIONI, IL CONFRONTO ANCORA FERMO
I sindacati sono tornati a chiedere al Governo di riaprire il confronto sulla riforma delle pensioni, ma da parte dell’Esecutivo non c’è stata finora nessuna risposta. Secondo Cesare Damiano sarebbe importante che ci fosse su questo tema, come su altri, un confronto tra il Governo e le parti sociali. Tuttavia, a parere dell’ex ministro del Lavoro, finora gli incontri che si sono tenuti sono stati più di apparenza che di sostanza. Dunque dal suo punto di vista c’è poco da essere ottimisti, anche se solamente i prossimi mesi potranno dire se ci sarà o meno un cambiamento di approccio, anche a livello comunicativo, da parte del Governo. Difficile, in ogni caso, che il confronto sulla previdenza venga riavviato prima della fine della pausa estiva.
LE RIFLESSIONI DI DAMIANO
È verosimile ipotizzare che l’Esecutivo vorrà incontrare i sindacati solamente una volta che sarà più chiaro il quadro di finanza pubblica cruciale per la Legge di bilancio. In questo senso un passaggio chiave è rappresentato dalla presentazione a Bruxelles del Piano strutturale di bilancio, che dovrà avvenire entro il 20 settembre. È probabile, quindi, che un’eventuale convocazione delle parti sociali avvenga a monte o a valle di tale appuntamento. Tra le altre cose, Cesare Damiano, intervistato dal’Eco delle valli valdesi, ricorda che i pensionati hanno subito, causa inflazione, un’importante perdita di potere d’acquisto. Chiaro, quindi, il messaggio sottostante: sarebbe meglio evitare di prorogare il blocco parziale dell’indicizzazione degli assegni che scade a fine anno.
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