ATTIVO “INPS PER TUTTI”
L’Inps fa sapere con una nota che da oggi è attivo “Inps per tutti”, il canale WhatsApp ufficiale dell’Istituto nazionale di previdenza sociale dedicato a imprese, pensionati, lavoratori, famiglie e cittadini. L’Inps “proporrà ogni settimana a chi si iscriverà almeno cinque contenuti sulle tematiche di più stretta attualità e di maggiore interesse per gli utenti dell’Istituto”. Di fatto si potranno avere i “più importanti aggiornamenti sui diversi temi legati alla previdenza sociale: pensioni, sostegni alle famiglie, bonus, indennità, cassa integrazione, contributi e molti altri”. Gli utenti non potranno però utilizzare questo strumento per inviare messaggi all’Inps. Intanto, come riporta serchioindiretta.it, la Cida ha organizzato per il 28 febbraio una giornata di mobilitazione nazionale invitando i cittadini a partecipare all’open day dedicato alla firma della petizione Salviamo il Ceto Medio con cui si chiede, tra le altre cose, di sostenere il potere d’acquisto delle pensioni.
FORMAZIONE UILP, LA CRITICA AL GOVERNO SULLA RIFORMA PENSIONI
All’interno della seconda giornata di formazione Uilp Ital sui temi previdenziali, si è discusso di riforma pensioni tracciando le diverse linee di giudizio in merito ai tanti dossier aperti con il Governo: in particolare, la Segretaria nazionale Uilp Livia Piersanti ha introdotto i lavori davanti anche al Segretario generale Carmelo Barbagallo criticando aspramente le scelte dell’ultima Manovra di Bilancio.
Nel suo intervento, Piersanti ha evidenziato come la Legge di Bilancio 2024 «introduce modifiche peggiorative in tutti gli aspetti relativi alla previdenza»: per la Uilp tanto la perequazione quanto i requisiti per il diritto a pensione sono da rivedere, così anche va rivista «la pensione di vecchiaia sia per quanto riguarda le forme di pensione anticipata, con una particolare penalizzazione per quanto riguarda Opzione donna». (agg. di Niccolò Magnani)
LE PREVISIONI SULLE USCITE NEL MONDO DELLA SCUOLA
Come noto, a seguito dell’emanazione dell’apposita circolare del ministro dell’Istruzione e del merito sono stati riaperti i termini per la presentazione della domanda di cessazione dal servizio dal prossimo anno scolastico per quanti nel mondo della scuola intendano usufruire delle misure di riforma delle pensioni contenute nella Legge di bilancio 2024. Come riporta Il Sole 24 Ore, “finora, sulla base delle vecchie regole, avevano chiesto di uscire al 1° settembre 2024 30.992 lavoratori, di cui 21.838 docenti e 9.154 Ata. Un dato che è molto simile a quello registrato l’anno precedente (31.015) e che ci porta a pensare che i nuovi termini, viste anche le penalità previste, alla fine non faranno aumentare più di tanto le cessazioni totali”. Dunque dopo la scadenza del 28 febbraio, termine ultimo per la presentazione delle domande, il dato complessivo delle uscite dal mondo della scuola non dovrebbe essere molto diverso dall’attuale.
IL TOUR DELLO SPI-CGIL DI TREVISO
Come ricorda oggitreviso.it, oggi parte da Crocetta di Montello il tour dello Spi-Cgil di Treviso sul territorio, come ben 90 le assemblee territoriali in 40 giorni, con tappa conclusiva giovedì 28 marzo con l’ultima assemblea nella sede di Treviso. Vigilio Biscaro, Segretario generale dello Spi-Cgil di Treviso spiega che “nel territorio stiamo anche avviando una nuova importante iniziativa: nasce infatti lo Sportello Sociale dello SpiCgil trevigiano, un servizio gratuito per tutti, dove rispondere alle necessità e ai dubbi di anziani e pensionati, ma non solo. Attraverso questo sportello raccoglieremo i bisogni e sosterremo i diritti individuali e quelli dei pensionati della provincia, concretizzando il nostro ruolo di rappresentanza sul territorio”. Tra le attività del sindacato c’è anche quella della verifica dell’importo degli assegni, in modo da controllare che non vi siano errori, anche in merito a prestazioni cui si avrebbe diritto, ma che vanno richieste tramite apposita domanda.
RIFORMA PENSIONI, GLI IMPORTI DI APRILE
Come ricordato da finanzarapisarda.com, ad aprile ci saranno degli aumenti nelle quote pensionistiche: molti li stanno attendendo e non vedono l’ora che questo accada. Però non saranno in molti a beneficiare di questo scatto in avanti”. Infatti, “grazie alla riforma fiscale c’è già stata una revisione delle pensioni scattato a inizio anno per effetto della rivalutazione degli importi in base al costo della vita. L’aumento delle pensioni atteso ad aprile, come confermato dall’Inps, dipende infatti dall’applicazione delle nuove aliquote fiscali. Si tratta di una revisione dell’aliquota Irpef applicata sulla fascia di reddito che va da 15 mila ai 28 mila euro, pari al 25% nel 2023 ma che nel 2024 (e per il momento solo per quest’anno) scende al 23%”.
LA SENTENZA SULLE PENSIONI DI REVERSIBILITÀ
Dunque, rispetto al 2023 “sulla pensione si pagano meno tasse: il che significa che a parità di importo lordo il netto risulta più alto”. Oltre a questo va ricordato, come riporta jedanews.com, che “l’Inps ha finalmente reso noto che, a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale, verranno riconosciuti arretrati e rimborsi per chi ha percepito una pensione di reversibilità inferiore al dovuto. Questa misura riguarda coloro che, negli ultimi cinque anni, hanno visto ridursi il loro beneficio a causa di un reddito personale che influiva negativamente sull’importo della pensione. Un cambiamento significativo, che apre le porte a migliaia di italiani per rivendicare ciò che è giustamente loro”. L’Inps “mette a disposizione guide e assistenza per facilitare questo processo”.
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