RIFORMA PENSIONI, I NODI DA SCIOGLIERE
Sono non pochi i nodi relativi alle pensioni legati alla Legge di bilancio. Il più noto è senz’altro quello degli anticipi pensionistici, con la proroga delle misure in scadenza a fine anno ancora incerta. Molto dipenderà dalle risorse a disposizione e a rischio potrebbe esserci Opzione donna. Un altro nodo è relativo al meccanismo di indicizzazione delle pensioni, visto che il blocco parziale in vigore scadrà a fine anno. I sindacati hanno fatto sapere di non voler un’ulteriore proroga, ma anche qui molto dipenderà dalle risorse che ci saranno a disposizione. Anche per questo, in prospettiva diventa sempre più importante cercare di allargare la base contributiva, di modo che il sistema sia sempre più sostenibile.
LE POSSIBILI SOLUZIONI PER GIOVANI E DONNE
La strada da intraprendere in tal senso non può che passare da un aumento dell’occupazione, in particolare dei giovani e delle donne, che sono le categorie che sono state finora più penalizzate e che hanno solitamente carriere discontinue, che non aiutano né il loro futuro pensionistico, né la sostenibilità presente dell’intero sistema. Si tratterà di capire se percorrere o meno la strada degli incentivi alle assunzioni e alle stabilizzazioni contrattuali, perché anche queste comportano un costo per le casse dello Stato. Non si può, infine, non menzionare il nodo relativo agli scivoli pensionistici che comportano una spesa o minima per lo Stato, come il contratto di espansione, ma che richiedono comunque un intervento pubblico di tipo normativo. Strumenti che possono collegarsi anche a tentativi di staffetta generazionale nel lavoro.
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