RIFORMA PENSIONI, I DATI EUROSTAT
Non arrivano buone notizie per chi spera che nella Legge di bilancio vi siano misure di riforma delle pensioni all’insegna di una maggior flessibilità rispetto alla situazione attuale. Infatti, dai dati Eurostat emerge che l’Italia è il secondo Paese, dopo la Grecia, che spende di più per le pensioni in Europa: il 16,3% del Pil (lo 0,1% in meno rispetto ad Atene). Si tratta di dati relativi al 2021, ma che fanno capire come sarà difficile evitare di contenere la spesa pubblica destinata alla previdenza agli occhi dell’Europa. Tra l’altro il risultato delle europee potrebbe anche non rendere così incisive le richieste della Lega per introdurre Quota 41 (promessa entro la legislatura) già a partire dalla prossima manovra.
RIFORMA PENSIONI 2024, IL SERVIZIO PENSAMI AGGIORNATO
D’altro canto, vista la situazione, è difficile pensare che possa essere accolta la richiesta di Forza Italia di aumentare l’importo delle minime. Non resta che attendere nuovi sviluppi anche sul fronte politico nelle prossime settimane. Intanto l’Inps ha aggiornato il suo servizio “Pensami”, con cui è possibile compiere una simulazione online sul proprio futuro pensionistico, in base agli adeguamenti degli incrementi alla speranza di vita dei requisiti necessari ad accedere alla quiescenza. E i primi dati fanno emergere che per i più giovani il traguardo pensionistico si sta spostando sempre più verso i 70 anni di età. Addirittura per quanti non riuscissero ad accumulare 20 anni di anzianità contributiva si arriverebbe a 74 anni. Con oltretutto un assegno di importo davvero esiguo.
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