RIFORMA PENSIONI 2024, I NUMERI DI QUOTA 100

Mentre si continuano a fare ipotesi su quelle che potrebbero essere le misure di riforma delle pensioni contenute nella prossima Legge di bilancio, alcuni numeri relativi a Quota 100 possono senz’altro essere utili per riflettere se sia il caso o meno di continuare con il sistema delle quote. La “penalizzazione” implicita in Quota 100, ben diversa dal ricalcolo contributivo previsto con l’attuale Quota 103, è stata inferiore al 4% per i lavoratori dipendenti del settore privato, mentre nel pubblico ha superato il 5%. I primi sono anche quelli che hanno più beneficiato della misura. A livello territoriale è stata più utilizzata al Sud che al Centro e mediamente l’anticipo rispetto ai normali requisiti pensionistici non ha superato i due anni.



RIFORMA PENSIONI 2024, I PROBLEMI DELLE QUOTE

Sembra, quindi, che Quota 100 non abbia riscosso quel successo che ci si aspettava (e infatti gli effetti utilizzatori sono stati meno di quelli stimati), vista anche la possibilità, per alcuni potenziali beneficiari, di attendere qualche mese per utilizzare poi il canale di pensionamento anticipato basato sulla sola anzianità contributiva. E con le successive Quote questo è diventato ancora più evidente. Passare a un sistema più flessibile potrebbe quindi essere una soluzione più attrattiva per i potenziali pensionandi, ma resta da risovere il nodo delle penalizzazioni. Senza dimenticare che in certi settori, come la sanità, facilitare il pensionamento potrebbe contribuire ad aumentare una carenza di personale che crea non pochi problemi nell’erogazione di servizi essenziali.



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