RIFORMA PENSIONI 2024 ED ELEZIONI EUROPEE, COSA CAMBIA?

Oggi in Italia si aprono le urne per le elezioni europee e c’è chi ritiene che il voto possa essere utile anche per provare a cambiare le sorti delle misure di riforma delle pensioni nella prossima Legge di bilancio che sembrano segnate, tra l’impossibilità di nuovi anticipi e la difficoltà a prorogare i provvedimenti che vanno a scadenza il 31 dicembre. In questo senso c’è chi sostiene che un eventuale passaggio del ministro dell’Economia Giorgetti alla Commissione europea potrebbe rendere il Mef meno rigido riguardo l’utilizzo delle risorse per fini previdenziali. Ma a parte il fatto che il passaggio da Roma e Bruxelles per il ministro non è così scontato, va ricordato che i vincoli di bilancio sono determinati dalle regole fiscali europee.



RIFORMA PENSIONI 2024, IL DUBBIO SULLA PROROGA DI OPZIONE DONNA

E in questo senso c’è chi è convinto che il risultato delle europee possa determinare una minor rigidità nell’applicazione di tali regole da parte della nuova Commissione europea, che tra l’altro dovrebbe concordare con il Governo italiano il percorso di riduzione del debito pubblico su Pil nei prossimi anni. Intanto, però, la Segretaria del Partito democratico Elly Schlein ha sottolineato che la Premier Giorgia Meloni, nonostante sia una donna, fa scelte contro le donne, anche in campo previdenziale. Basti pensare, ha ricordato la leader dem, alla stretta operata su Opzione donna. Una misura che potrebbe non essere prorogata per l’anno prossimo, anche se ormai è molto poco utilizzata visti i requisiti da soddisfare per potervi accedere.



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