RIFORMA PENSIONI 2024, LE PAROLE DI BAGNAI
Sembra esserci all’orizzonte della riforma delle pensioni 2024 un problema di non poco conto per il sistema pensionistico italiano, non solo pubblico ma anche privato, con ciò intendendo la previdenza complementare. Il deputato della Lega, infatti, ha evidenziato che l’austerità ha causato problemi non solo al primo pilastro previdenziale, ovvero quello pubblico, ma compromette anche lo sviluppo del terzo.
Nei prossimi anni, infatti, le regole del Patto di stabilità e crescita riformato dovrebbero comportare un’importante stretta fiscale per consentire una discesa del debito pubblico su Pil che in Italia è decisamente superiore a quanto stabilito nel Trattato di Maastricht. Ecco, quindi, che sembra probabile un’altra dose di austerità per il nostro Paese.
L’IMPATTO DELL’AUSTERITÀ SULLA RIFORMA DELLE PENSIONI 2024
Dunque, riprendendo quanto detto dall’esponente del Carroccio, difficilmente potrebbero esserci miglioramenti nella sostenibilità del sistema pensionistico pubblico. L’impatto sulla previdenza complementare dell’austerità, invece, sarebbe causato dalla precarietà lavorativa che le giovani generazioni scontano unità alle scarse risorse a disposizione per poter alimentare i contributi di un fondo pensione. Sembra, dunque, diventare importante non solo cercare di ridurre la pressione sui conti pubblici del nostro Paese, ma anche di incentivare i versamenti dei giovani alla previdenza complementare, compito tutt’altro che facile considerando anche la scarsa propensione di chi si affaccia per la prima volta sul mercato del lavoro a pensare immediatamente al proprio futuro pensionistico.
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