RIFORMA PENSIONI 2024, LE PAROLE DI CIGNA (CGIL)

I sindacati si fanno sentire dopo le ultime notizie in tema di riforma delle pensioni 2024 La Cgil, tramite il suo responsabile previdenza Ezio Cigna, evidenzia che la proposta, emersa dalle parole del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, di “dirottare” parte del Tfr alla previdenza complementare non è stata mai discussa con i sindacati. Interpellato dalla Stampa, il sindacalista spiega anche che la previdenza complementare non può essere la soluzione per dare una pensione dignitosa in futuro a tutti i giovani, perché ce ne sono alcuni che, a causa della discontinuità delle loro carriere lavorative, si troverebbero comunque in difficoltà. Per questo la Cgil vorrebbe si arrivasse a introdurre una pensione contributiva di garanzia.



RIFORMA PENSIONI 2024, LE DIVISIONI NELLA MAGGIORANZA SU QUOTA 41

Una misura che viene richiesta anche dalla Cisl tramite il Segretario generale Luigi Sbarra, secondo cui a settembre dovrà riprendere il confronto tra Governo e sindacati sulla previdenza anche per discutere di sostegno alla previdenza complementare e flessibilità in uscita. Su quest’ultimo punto da alcuni giorni si è tornati a parlare di Quota 41, sempre per via delle dichiarazioni di Durigon. Ma a parte la Lega nella maggioranza non c’è molta convinzione su questa misura. Per Forza Italia, per esempio, sarebbe importante continuare ad aumentare le minime, anche per rispettare la promessa elettorale di portarle a mille euro netti al mese. Per Fratelli d’Italia, la priorità è evitare di appesantire il bilancio pubblico con spese legate a misure previdenziali.



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