FORMA PENSIONI 2024, LE PAROLE DI BOMBARDIERI

Come ricorda Repubblica, è difficile che il pacchetto di riforma pensioni 2024, che vale 630 milioni di euro, possa trovare spazio nella Legge di bilancio per consentire la proroga della misure in scadenza a fine anno. Almeno non nella sua interezza. Sembra, però, difficile che il Governo possa discuterne presto con i sindacati. Da cui arriva, tramite il Segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, un pesante j’accuse. Infatti, il sindacalista sottolinea che finora le decisioni prese dall’Esecutivo sono andate contro le sue stesse promesse, dai giovani alle donne, con il rischio concreto di un ritorno pieno alla riforma pensioni della Fornero l’anno prossimo e il timore di un nuovo intervento penalizzante sulle indicizzazioni.



RIFORMA PENSIONI 2024, GLI SCARSI MARGINI DI MANOVRA

Su quest’ultimo punto sembra che il Governo voglia quanto meno ribadire il principio secondo cui ad avere diritto alla rivalutazione piena dovrebbero essere solamente gli assegni di importo più basso. Si tratterà di capire quante risorse ci saranno a disposizione e anche su questo punto Bombardieri appare poco ottimista. Del resto le priorità dell’Esecutivo in questo momento sembrano essere altre e bisognerà fare anche i conti con le richieste che arriveranno da Bruxelles sui conti pubblici. Infatti, occorrerà ridurre il deficit in rapporto al Pil, ma sarà importante capire di quanto per valutare gli effettivi margini di manovra per interventi sulla previdenza, che potrebbero consistere in proroghe parziali delle misure in vigore fino a fine anno, come per esempio l’Ape social o Quota 103.



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