RIFORMA PENSIONI 2024, LA POSIZIONE DEL SIULP

L’ipotesi di eliminare il pensionamento obbligatorio a 67 anni nel settore pubblico piace al Siulp. Il Segretario generale del sindacato maggioritario del comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico Felice Romano, infatti, in una nota ricorda che tale misura era stata già avanzata dalla propria organizzazione per contrastare la carenza di organico che colpisce molti settori del pubblico impiego. Senza tra l’altro penalizzare i pensionandi, dato che resterebbero al lavoro solo su richiesta volontaria e al massimo per tre anni. Inoltre, non va dimenticato che c’è anche l’idea di estendere il cosiddetto bonus Maroni (che aumenta le buste paga di chi resta al lavoro pur avendo i requisiti per la pensione) al settore pubblico.



RIFORMA PENSIONI 2024, I CONTRARI ALL’IPOTESI DEL GOVERNO

Ma un intervento di questo tipo non trova il gradimento della Cub Pubblico Impiego di Pisa, che evidenzia come consentirebbe di evitare di investire nei sevizi pubblici. Lara Ghiglione, Segretaria confederale della Cgil, e Pietro Colapietro, Segretario generale del sindacato di polizia Silp-Cgil, ricordano invece che l’età media degli agenti di polizia supera i 50 anni e dunque “sarebbe una follia” favorire un ulteriore invecchiamento dell’età media di chi si occupa della sicurezza dei cittadini. La senatrice del Pd Annamaria Furlan aggiunge che il pubblico impiego merita ben altra considerazione. Intanto il blocco parziale delle indicizzazioni delle pensioni, grazie a un’ordinanza della Corte dei Conti della Toscana, finisce davanti alla Corte Costituzionale.



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