RIFORMA PENSIONI, IL LAVORO DEL CNEL
Una commissione del Cnel sta lavorando alla messa a punto di un rapporto sulla previdenza che, spiega Repubblica, verrà presentato prima della Legge di bilancio. Al suo interno, secondo il quotidiano romano, vi sarebbe la proposta di una flessibilità pensionistica a partire dai 64 anni con una penalizzazione intorno al 3-3,5% sul futuro assegno per ogni anno di anticipo rispetto all’età pensionabile. Inoltre, bisognerebbe avere almeno 25 anni di contributi, e non più 20 come oggi, per poter accedere alla pensione di vecchiaia una volta raggiunta l’età pensionabile, oggi pari a 67 anni. Il Cnel, però, ha specificato ieri in una nota che a oggi non è stato predisposto alcun testo di legge sul tema delle pensioni. Toccherà ora a Repubblica fornire la sua versione dei fatti.
RIFORMA PENSIONI 2024, LE PAROLE DI TAJANI
Il quotidiano romano ha anche interpellato l’ex deputato Giuliano Cazzola, secondo cui la stagione delle Quote è “morta e sepolta” e Quota 41 è “una proposta inutile e sbagliata”. Un giudizio in linea con quello dell’ex ministra del Lavoro Elsa Fornero e dell’ex Presidente dell’Inps Pasquale Tridico. Intanto, tramite sempre Repubblica, Antonio Tajani, ministro degli Esteri e Segretario di Forza Italia, spiega che tra le priorità in vista della Legge di bilancio c’è quella di aumentare le pensioni minime. Un’operazione che avrebbe comunque un costo. Sarà importante a questo punto il vertice di maggioranza tra lo stesso Tajani, il vicepremier Matteo Salvini e la Premier Giorgia Meloni in programma il 30 agosto che dovrebbe anche fare un primo punto sui contenuti della manovra.
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