RIFORMA PENSIONI 2024, LA SOSTENIBILITÀ DEL SISTEMA

Le prospettive per il sistema pensionistico italiano non paiono rosee, anche perché non c’è solo la demografia a rendere più sfavorevole il rapporto tra lavoratori attivi e pensionati, ma anche il fenomeno dei cosiddetti “cervelli in fuga” o più in generale dei giovani che lasciano il nostro Paese per trasferirsi all’estero, incentivati soprattutto da retribuzioni migliori anche per chi si è appena affacciato sul mercato del lavoro. Chiaramente, i contratti di lavoro all’estero non alimentano le casse dell’Inps ed è anche difficile che i giovani lavoratori italiani facciano ritorno in patria dopo qualche anno se cominciano a trovarsi bene all’estero e possono ambire a carriere più redditizie.



RIFORMA PENSIONI 2024, LE PAROLE DI SCRIBANO

Dunque, servirebbero delle politiche in grado di incentivare una buona retribuzione per i giovani e un più facile ritorno in Italia di quanti negli anni scorsi se ne sono andati. Un compito non facile. Intanto l’Inps, sul cui bilancio pesano anche misure non di tipo direttamente pensionistico, ha ricordato quali sono le modalità per poter aumentare la loro anzianità contributiva fino a 5 anni grazie alla pace contributiva, che ha ovviamente dei costi che dipendono dalla singola posizione individuale del lavoratore. Gregorio Scribano, direttore di LiberalVox, nel frattempo invita “la Sinistra” a far conoscere le proprie idee sul futuro dell’Italia, anziché parlare di antifascismo e libertà di stampa, in particolare anche per quel che riguarda le pensioni dei cittadini e l’età pensionabile degli stessi.



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