RIFORMA PENSIONI, LA CONDANNA PER L’ITALIA
Come riporta Rainews, “l’Italia deve risarcire oltre 7 milioni e mezzo di euro ai pensionati del fondo volo. L’ha stabilito la Corte dei diritti umani di Strasburgo nella sentenza in cui condanna le autorità italiane per aver favorito l’Inps nelle cause che stava subendo da parte dei pensionati e avere così violato il diritto di questi ultimi a un equo processo”. Lo Stato dovrà versare il risarcimento entro 3 mesi. Intanto il deputato di Forza Italia Alessandro Cattaneo, come riporta Ansa, ricorda che “il vero problema fondamentale del Paese rimane la crescita economica. Se il Paese cresce, si generano nuovi posti di lavoro, aumenta il Pil e solo in un contesto di crescita potremo garantire il pagamento delle pensioni”.
I DATI SULLE BABY PENSIONI
Come riporta il Quotidiano Nazionale, invece, dall’ultimo Rapporto sul Bilancio del Sistema Previdenziale italiano di Itinerari previdenziali, “al primo gennaio 2023 risultano in pagamento presso l’Inps ben 334.078 prestazioni pensionistiche – comprese quelle ex Inpdap relative ai dipendenti pubblici – liquidate da 42 anni o più: pagate a tutt’oggi a persone andate in pensione nel 1980, o anche prima. Sono oltre 5,5 milioni e mezzo, invece, quelle con durata superiore ai 20 anni”. Nel dettaglio, per le più antiche pensioni si tratta di 294.093 prestazioni del settore privato e di 39.985 pensione fruite da dipendenti pubblici. Rispetto al 2022 c’è stato un calo delle baby pensioni, visto che complessivamente erano quasi 400.000.
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