RIFORMA PENSIONI, L’ANALISI DI MARINO

Commentando le recenti dichiarazioni di Giorgia Meloni, Marina Calderone e Claudio Durigon, Mauro Marino evidenzia che “tutti e tre con diverse sfumature hanno affermato che la riforma delle pensioni è sempre all’ordine del giorno, che si sta lavorando, che l’obiettivo di una riforma organica non è mai venuto meno, che è necessaria una riforma che sia equa e che dia la giusta attenzione ai giovani che stanno pagando il prezzo più alto in termini di previdenza”. Il timore, però, è che “si tratti dei soliti proclami e che nella sostanza si replichi quello che è stato fatto o, meglio, non fatto, in questi ultimi anni”. Nonostante il confronto con le parti sociali, il rischio è che ci si trovi “in autunno alla presentazione della Legge di Bilancio a proporre alcuni piccoli interventi, di solito peggiorativi”.



LE DECISIONI CHE IL GOVERNO DEVE PRENDERE

L’esperto previdenziale, in un articolo su pensionipertutti.it, ricorda che “il Governo deve decidere cosa vuole fare di Opzione Donna che ormai con gli ultimi peggiorativi interventi ha consentito a pochissime donne di poter andare in pensione anticipatamente, cosa fare di una pensione di garanzia per i giovani argomento che da molti anni è sulla bocca dei politici ma con decisioni sempre al palo, dell’implementazione della previdenza complementare aumentando le detrazioni fiscali e diminuendo la tassazione finale a sostegno di una forma di capitalizzazione che inevitabilmente diverrà la seconda gamba del sistema previdenziale italiano, come attuare una forma di flessibilità in uscita che non penalizzi eccessivamente i lavoratori e che non sia totalmente calcolata col sistema contributivo”.



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