RIFORMA PENSIONI 2024, IL VERDETTO DELLA CORTE DEI CONTI
Un’altra brutta tegola sulle speranze di vedere qualche significativa misura di riforma delle pensioni nella prossima Legge di bilancio arriva dalla Corte dei Conti. La quale ha fatto sapere che per mantenere invariata la pressione fiscale l’anno prossimo nel nostro Paese servono almeno 21 miliardi di euro. Una cifra importante, che non sarà facile reperire stante anche la contemporanea necessità di ridurre il disavanzo per via della procedura d’infrazione europea da poco avviata e delle nuove regole previste dal Patto di stabilità riformato. Difficile, quindi, che si possano dedicare risorse ad altri temi, visto che quello delle tasse tocca molti più cittadini rispetto a quello delle pensioni. Tra l’altro la Corte dei Conti non sembra lasciare nemmeno spiragli di speranza per gli anni successivi.
RIFORMA PENSIONI 2024, LE RISORSE PER NON FAR SALIRE LA PRESSIONE FISCALE
Infatti, sempre per lasciare invariata la pressione fiscale, occorrerebbe stanziare 23 miliardi per il 2026 e 25 miliardi nel 2027. Dunque, anche un eventuale rinvio degli interventi sulle pensioni al prossimo anno rischierebbe di doversi poi scontrare con le esigenze di bilancio, considerando che dovrà proseguire lo sforzo di risanamento dei conti pubblici. Occorrerà, pertanto, cercare di trovare delle fonti di finanziamento diverse dal deficit. Un’ipotesi potrebbe essere quella di intervenire sulle pensioni in essere, ma il rischio è quelle di scontentare molte più persone di quelle che si andrebbero a favorire con il varo di nuove misure di anticipo pensionistico. Il rebus delle pensioni sembra, quindi, sempre più difficile da risolvere.
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